Il calciomercato in entrata della Lazio si chiude con l’arrivo di Luis Alberto, che oggi ha effettuato le visite mediche e si è allenato a Formello con il resto della squadra. Lo spagnolo guadagnerà 1,2 milioni a stagione e il suo cartellino è stato pagato 5 milioni di euro (a questi andranno aggiunti circa altri 2 milioni di euro). Queste le sue prime parole da giocatore biancoceleste:
“Sono molto contento di indossare questa maglia. Speriamo di toglierci tante soddisfazioni insieme!! Forza LAZIO”.
In uscita, invece, si registra la cessione di Etrit Berisha all’Atalanta, club che lo porta a Bergamo in prestito e con diritto di riscatto. Tanti i dubbi dei laziali in merito a questa operazione. Ci si chiede perché cedere sia Guerrieri che Berisha per lasciare Vargic come secondo di Marchetti. Tanti i biancocelesti, infatti, che avrebbero voluto tenere Guerrieri, ma la società ha preferito lasciarlo partire per farlo giocare e fargli fare esperienza. In partenza anche Perea, giocatore sul quale la società non punta, ma che ogni estate torna alla base perché non viene riscattato o acquistato a titolo definitivo. Per lui nuova avvenuta al Lugo, squadra spagnola. Oikonomidis, giovane del vivaio biancoceleste, è pronto a iniziare la nuova avventura all’Aarhus, che l’ha preso in prestito con diritto di riscatto.
Morrison, destinato a cercare un’altra destinazione dopo le affermazioni di Inzaghi che ha confermato il talento, ma specificando di considerare il reparto completo anche senza di lui, non ha trovato una nuova società. Su di lui c’erano diversi club inglesi, ma l’ex gioiello del Manchester, che sembrava vicino al New Castle, non ha firmato altrove.
Capitolo a parte quello che riguarda Keita. Il senegalese resta a Roma e ora si punta a ricucire i rapporti per non sprecare un talento come il suo. La piazza non ha gradito il suo comportamento e, stranamente, ha preso le parti della società – o comunque non l’ha contestata – in merito alla vicenda. Il prossimo passo sarà quello di riagganciare i rapporti e farlo brillare con l’aquila sul petto, magari anche con un rinnovo importante.