L’Impero romano, lo Stato che dominò tra il I secolo e il V secolo d.C, venne suddiviso in due, Impero romano d’Occidente e Impero romano d’Oriente, nel 395 d.C con la morte Teodosio I.
I due Imperi non si riunirono mai e questo a causa della caduta dell’Impero romano d’Occidente, che dovette fare i conti con una lungo declino determinato dalle invasioni germaniche, dalla crisi economica, dalle epidemie che portarono al calo demografico e dalla perdita di unità del popolo, che si vedeva sempre più lontano dai pochi ricchi che continuavano ad avere sempre più privilegi.
Dopo anni di instabilità politica, si arrivò così al 4 settembre 476 d.C, data convenzionale che segna la fine dell’Impero romano d’Occidente. Quell’anno i militari delle terre germaniche iniziarono una protesta nei confronti dell’autorità imperiale in quanto quest’ultima si rifiutò di cedergli un terzo delle terre italiche.
Fu allora che Odoacre, un ufficiale, venne eletto capo dei soldati mercenari e, dopo aver ucciso Oreste, generale romano e padre dell’imperatore, e il fratello Paolo, anche lui militare, il 4 settembre depose il giovane Augusto Romolo, che viene ricordato come l’ultimo imperatore dell’Impero romano d’Occidente.