La Lazio non ha più tempo per leccarsi le ferite di San Siro e deve subito voltare pagina contro l’Empoli, squadra che mister Inzaghi non vuole venga sottovalutata visto ogni calo di tensione può essere decisivo in campionato. La Lazio porta a casa il risultato, ma il secondo tempo lascia poche cose positive dato che la squadra ha sofferto l’iniziativa dell’Empoli e ha rischiato a inizio e fine ripresa. Salva tutto Lulic, che nel finale scaccia la paura con un colpo di testa che si insacca in rete. Inzaghi può essere soddisfatto, ma è obbligato a rivedere la squadra visto il netto calo nel secondo tempo.
I padroni di casa scendono in campo con il 3-5-2, con Strakosha tra i pali, Biglia in cabina di regia e Keita titolare per la prima volta in stagione. Proprio il capitano della Lazio resta in campo per appena 10′ e poi è costretto ad uscire a causa dei problemi fisici che l’hanno tenuto ai box in queste settimane. Al suo posto entra Cataldi. La prima conclusione in porta dell’Empoli non preoccupa la retroguardia biancoceleste e subito dopo la squadra reagisce con il solito Keita che arriva in area dopo un’azione travolgente e prova la conclusione (avrebbe potuto servire Immobile). In seguito i due sono di nuovo protagonisti, ma stavolta il senegalese cerca il passaggio per Anderson, ma l’azione non causa nessun problema ai toscani. La Lazio ci prova, mantiene il controllo del gioco, ma non riesce a trovare il guizzo vincente, anche se poi Keita si rende di nuovo protagonista con una conclusione che viene deviata. Ma è proprio lui a sbloccare la gara al 29′ quando raccoglie in area un pallone allungato da Barba, tira e batte Skorupski con il suo destro angolato. Poco dopo è proprio Barba a dover uscire a causa di un infortunio. I padroni di casa nel finale cercano di gestire il risultato, ma i giocatori dell’Empoli non si danno per vinti e creano le proprie occasioni: prima Croce, fin troppo libero, riesce ad approfittare di una leggerezza di Felipe Anderson per crossa e servire Gilardino, che manca l’appuntamento con il gol e prende Strakosha, poi è Bellusci a incornare, ma senza trovare lo specchio della porta. Sicuramente positiva la prestazione di Keita in attacco, mentre ci aspetta di più da giocatori come Immobile e, soprattutto, Felipe Anderson, spesso in difficoltà in fase di ripiegamento.
Nel secondo tempo l’Empoli impiega appena 35 secondi per ammutolire un Olimpico già tutt’altro che pieno e il protagonista è Pucciarelli, che tira al volo dopo aver ricevuto un cross e vede il pallone stamparsi sulla traversa. Subito un brivido per la squadra di mister Inzaghi che nel secondo tempo sembra soffrire fin troppo, arretra, non incide in attacco e non riesce neanche a gestire il gioco, tanto che a più riprese l’Empoli cerca il varco giusto grazie al possesso palla prolungato. La prima vera occasione della Lazio arriva al 64′, ancora una volta con Keita, che ruba palla, va verso l’area e cerca una conclusione che finisce fuori di poco. Una sola l’occasione dell’Empoli nel secondo tempo, ma la squadra ospite è costantemente nella metà campo avversaria e all’85’ Wallace interviene provvidenzialmente su un pallone calciato a botta sicura in porta e all’86’ è ancora Pucciarelli a impegnare Strakosha in mezza rovesciata. E nel finale è Lulic a spegnere ogni speranza degli ospiti grazie all’anticipo di testa su Skorupski.
Formazioni ufficiali
Marcatori: 29′ Keita (L)
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu; Felipe Anderson, Parolo, Biglia (9’Cataldi), Milinkovic, Lulic; Immobile, Keita. A disp. Vargic, Patric, Hoedt, Lukaku, Prce, Murgia, Leitner, Luis Alberto, Djordjevic, Lombardi, Kishna. All. Simone Inzaghi
EMPOLI (4-3-1-2): Skorupski; Zambelli, Bellusci, Barba (33′ Cosic), Pasqual;Tello, Mauri, Croce; Saponara; Gilardino, Pucciarelli. A disp. Pelagotti, Di Marco, Pereira, Veseli, Dioussè, Pereira, Buchel, Krunic, Maiello, Mchedlidze, Marilungo, Maccarone. All. Giovanni Martusciello
Arbitro: Fabbri (sez. Ravenna).
Ass.: Peretti-Valeriani.
IV: Meli.
Add.: Rizzoli-Serra.
Ammoniti: 11′ Zambelli (E), 35′ Felipe Anderson (L)