La Repubblica Romana è stata una repubblica sorella di quelle filo francesi e giacobine proclamate dopo la Rivoluzione. L’occupazione di Roma ha avuto inizio il 10 febbraio 1798 con l’avanzata delle truppe napoleoniche guidate dal generale Louis – Alexandre Berthier.
La scusa per dare inizio all’assalto fu l’uccisione di Methurin – Léonard Duphot, il generale dell’ambasciata francese morto a causa delle rivolte popolari guidate dai rivoluzionari nel 1797. La Repubblica Romana fu proclamata il 15 febbraio, con la conseguente fine del potere temporale di Pio VI, imprigionato e successivamente allontanato da Roma.
Il 7 marzo la Repubblica Tiberina e la Repubblica Anconitana furono annesse alla Repubblica Romana, che il 20 marzo promulgò la Costituzione, basata sul modello francese. Il potere esercitato dai francesi fu subito accolto con astio dai romani poiché precedentemente furono vittime di saccheggi da parte degli occupanti e successivamente si videro imporre le imposte richieste dalla Francia.
Forte dei 70mila uomini a disposizione e dell’appoggio della flotta britannica, l’esercito napoletano decise e riuscì ad occupare la Repubblica Romana il 28 novembre per ristabilire il potere del Papa, ma la controffensiva francese del 14 dicembre portò i napoletani a ritirarsi e a vedere la Costituzione della Repubblica Napoletana (successiva all’invasione francese a Napoli) il 23 gennaio 1799.
Il 19 settembre i francesi abbandonarono Roma, che il giorno dopo fu occupata nuovamente, ma dai napoletani stavolta , che posero fine alla Repubblica Romana.