Manca l’ufficialità, ma sembra proprio che la giunta capitolina guidata dalla sindaca Raggi sia orientata a confermare il “no” alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. L’indizio arriva da varie voci del M5S che nelle ultime ore hanno contestato il progetto presentato e mai cambiato, come richiesto per poter valutare seriamente la partecipazione alla selezione. Ma questa edizione dei Giochi non sembra essere molto fortunata dato che già sono due i ritiri, quello di Amburgo e quello di Boston.
Del resto, bisogna ricordare che in campagna elettorale i pentastellati hanno più volte ribadito che “le priorità dei romani sono altre”, e la sindaca ha sempre detto che la gente non le chiedeva delle Olimpiadi, ma di riportare alla normalità una città devastata. La posizione della prima cittadina è stata anticipata da un articolo comparso sul blog di Beppe Grillo dal titolo più che esplicito: “Olimpiadi a Roma no grazie”.
“Roma – si legge nel pezzo -, che non si è ancora ripresa dai mondiali di Nuoto del 2009 (con un deficit di 9 milioni di euro), che ha lasciato debiti e macerie ancora tutte da smaltire, dopo l’inchiesta dei magistrati sui “grandi eventi” e le “cricche degli appalti” con imprenditori e funzionari pubblici coinvolti, come il palazzetto delle vele di Calatrava a Tor Vergata, 250 milioni di euro per un cumulo di cemento e un ammasso di ferro che potrebbe costare circa 700 milioni di euro; i 26 milioni di euro per la piscina di Ostia; i 13 milioni di Valco San Paolo; o la piscina costruita su suolo pubblico con fondi privati, poi offerta in concessione al Circolo Aniene, ha veramente bisogno delle Olimpiadi?”.
E visti gli ultimi problemi sollevati con il caso Muraro, Virginia Raggi – che dalle elezioni non si è pronunciata in merito alla questione – non può che allinearsi alla scelta del MoVimento (anche se non si è mai detta a favore, ndr).
Non mancano posizioni opposte, come quella di Lista Marchini, che ha lanciato una petizione online per far cambiare idea alla pentastellata. Le Olimpiadi, infatti, “sono un’importante occasione di rilancio per una città come Roma, messa in ginocchio da amministrazioni poco capaci“. Ma per ora un “sì” sembra improbabile e per la conferma decisione bisognerà solo aspettare la conferenza stampa che dovrebbe essere programmata dopo la fine delle paralimpiadi.