Equilibrio e semplicità, queste sono state le indicazioni di Spalletti nella conferenza stampa tenutasi ieri e per raggiungere un risultato positivo – che per lo stesso allenatore non è così scontato visto che la Fiorentina lotta per la zona alta della classifica – si affida a Dzeko come perno d’attacco. Proprio l’attaccante è tra i protagonisti del primo tempo ma, come nella scorsa stagione, il tanto lavoro non ripaga perché sotto porta dimostra di non essere il cecchino che i tifosi – e la stessa società – sognano e, infatti fallisce l’appuntamento con il gol più di una volta. Non sono pochi i rimpianti considerando che nella prima frazione di gioco la Roma si è resa più pericolosa e anche pochi minuti prima del gol subito ha dovuto fare i conti con il palo di Nainggolan, ma la Fiorentina – cresciuta nel secondo tempo – è stata meno impresa e alla fine ha portato a casa il bottino. Spalletti sarà costretto a rivedere la formazione ancora una volta per far sì che la Roma torni ad essere quella apprezzata lo scorso anno.
I giallorossi, che per la prima volta in questa stagione giocano con la terza maglia, pressano i padroni di casa, si fanno vedere per primi in attacco e creano delle difficoltà ai padroni di casa, che non riescono a gestire il pallone. La prima occasione è di Dzeko: il bosniaco riceve palla da Florenzi, incorna, ma il suo tiro finisce fuori. Una manciata di minuti dopo è sempre lui il protagonista quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, tira di prima intenzione e Tatarusanu si oppone. Polemiche, poi, quando alla mezz’ora la punta della Roma finisce a terra in area di rigore e Rizzoli non ritiene che il contatto con il difensore sia da sanzionare. La Fiorentina si propone in avanti, ma senza impensierire Szczesny e di fatto, è la squadra di Spalletti ad essere più intrapendente, ma allo stesso tempo sciupona visto che Dzeko fallisce l’occasione del vantaggio al 37′ quando, dopo aver ricevuto palla da un bel lancio di Florenzi, arriva a tu per tu con il portiere viola e spara alto il pallone. La partita nei primi 45′ non è spettacolare, ma la compagine romana si fa apprezzare di più, anche se nel secondo tempo la parola d’ordine deve essere “precisione”. La squadra di Sousa, invece, è salita con il passare dei minuti, ma non è riuscita a creare vere occasioni da gol.
L’inizio del secondo tempo vede le due squadre affrontarsi su ritmi diversi e stavolta è la Fiorentina ad attaccare sin dalle prime battute e a sfiorare il gol con Milic che cerca la conclusione con il pallone ricevuto da Tello e costringe Szczesny al miracolo. La Roma risponde dopo quasi 20′ con Perotti, ma il portiere della Fiorentina ribatte e pochi minuti dopo sono gli stessi padroni di casa a creare un pericolo su calcio d’angolo. I giallorossi, però, non stanno a guardare e colpiscono il paolo con Nainggolan. Un palo che crea non pochi rimpianti, sommato alle occasioni sprecate, perché all’82’ il Franchi esplode ed esulta grazie al bel tiro rasoterra di Badelj che cambia la partita a pochi minuti dal finale (da rivedere a causa della posizione di Kalinic, ndr). Gli uomini di Spalletti non possono che riversarsi in attacco alla disperata ricerca del pareggio e la Fiorentina si chiude in difesa, ma non riesce a impedire agli avversari un’ultimo affondo con El Shaarawy, sul quale interviene Tatarusanu.
Formazioni ufficiali
FIORENTINA: Tatarusanu, Tomovic, Gonzalo, Astori, Tello (63′ Bernardeschi), Sanchez, Badelj, Milic, Ilicic (77′ Babacar), Borja Valero, Kalinic. A disp. Lezzerini, Dragowski, De Maio, Salcedo, Diks, Olivera, Cristoforo, Chiesa, Babacar, Bernardeschi, Zarate. All. Sousa
ROMA: Szczesny, Florenzi, Manolas, Fazio, Peres, Naningollan, De Rossi, Strootman, Perotti (77′ Totti), Salah (67′ El Shaarawy), Dzeko. A disp. Alisson, Lobont, Jesus, Seck, Emerson, El Shaarawy, Paredes, Gerson, Iturbe, Totti. All. Spalletti
Arbitro: Rizzoli (sezione di Bologna).
Assistenti: Meli, Vuoto.
Quarto Uomo: Crispo.
Addizionale 1: Guida, Calvarese.
Ammoniti: Sanchez (F)