Istituito il Premio Sergio Bardotti. A darne l’annuncio, a poche ore
dalla serata conclusiva, che decreterà il vincitore assoluto dell’edizione 2016 della storica gara
canora, il suo Patron, Enzo de Carlo.
E sarà proprio il palco del Teatro Comunale di Fiuggi, sabato sera, a inaugurare con
quest’iniziativa una nuova era di questa celebre kermesse.
“Da quest’anno – ha spiegato De Carlo – la manifestazione che rappresento ha valutato la
possibilità di dar modo alla giuria di esperti di cui ci avvaliamo, oltre che di scegliere il
vincitore del Cantagiro, di premiare gli autori dei testi e delle musiche, riconoscendo il
giusto ruolo a coloro i quali scrivono e compongono i suoi successi”.
“E’ un dovere della musica evidenziare e valorizzare il ruolo degli autori dei testi e i
compositori delle musiche – ha tenuto a spiegare Elvino Echeoni, direttore generale del
Cantagiro – e riconoscere anche a loro il giusto spazio e la visibilità che meritano”.
Al fianco di Enzo De Carlo, Elvino Echeoni e Mario Torosantucci, direttore musicale della
manifestazione, visibilmente emozionata, la moglie di Bardotti, Carmen Di Domenico, anche lei
produttrice musicale e autrice di “Fiume di Parole”, il brano che nel 1997 regalò la vittoria del
festival di Sanremo ai Jalisse. Il premio è assegnato dalla moglie di Bardotti insieme alla figlia
Guendalina Bardotti.
Autore di canzoni memorabili e di moltissimi evergreen tra cui “Occhi di ragazza”, “L’amico è”,
“La casa”, “Piazza Grande”, “Quella carezza della sera”, “Itaca”, Sergio Bardotti ha lavorato
anche nel mondo cinematografico, e poi ancora in quello teatrale e televisivo. Tra le
infinite collaborazioni artistiche in campo musicale vale la pena ricordare quelle con Luigi
Tenco, Gino Paoli e Sergio Endrigo. Tantissimi anche gli autori per i quali ha scritto: da
Mina a Lucio Dalla; da Patty Pravo a Ron e poi ancora Mal, i Ricchi e Poveri, Antonello
Venditti, Anna Oxa e Fausto Leali.
“Sergio è stato un paroliere geniale, capace di far emozionare il suo pubblico sempre con testi
strutturati in maniera diversa, uno dei maggiori autori che la musica leggera italiana possa
dire di aver conosciuto, ma anche un amico e un grande uomo”, ha detto ancora De Carlo, che
ha concluso: “non potevamo che ispirarci a lui, al suo lavoro, alla sua sensibilità per
guardare al futuro musicale del nostro paese”.