Un 29 enne ha vinto la causa e otterrà tremila euro: nei biglietti non era indicato il rischio di dipendenza.
Centri commerciali, distributori di benzina, stazioni ferroviarie: di persone che tentano la fortuna con i biglietti del Gratta e Vinci se ne vedono praticamente ovunque e la speranza di tutti è di riuscire a conquistare una bella somma di denaro e godersi la vita.
Purtroppo nella maggior parte dei casi non si vince nulla, ma per chi è sfortunato si è aperto uno spiraglio. Come spiegato dallo Studio Legale Cataldi, infatti, un 29 enne di Salerno dovrà essere risarcito dopo aver rischiato di finire in rovina proprio per la mania del gioco.
L’uomo verrà rimborsato con una somma pari a quanto speso per comprare 255 tagliandi. Come si è arrivati a questa sentenza? Il Giudice di Pace ha applicato l’articolo 7 del cosiddetto “Decreto Balduzzi” (relativo proprio alla ludopatia), secondo cui nei biglietti deve essere presente una frase che avverte il giocatore del rischio di dipendenza e quali sono le probabilità reali di vincita.
In questo caso non era indicato nulla, quindi il 29 enne dovrà essere risarcito. Nel processo erano stati messi sotto accusa anche i Monopoli di Stato, ma il rimborso dovrà essere erogato solamente dalle lotterie nazionali.
L’uomo avrà diritto a 3 mila euro circa e non è l’unica persona in questa condizione, dunque si possono immaginare altri ricorsi simili. Molti tagliandi, comunque, sono cambiati nel frattempo, dunque prima di far causa a qualsiasi ente bisogna controllare il tipo di biglietto e le indicazioni.