L’artista francese sarà in scena anche questa sera alle 18 con pantomime antiche e moderne.
Tutto nel mondo è burla: termina in questa maniera “Falstaff”, l’ultima opera di Giuseppe Verdi, una frase che avrebbe potuto utilizzare anche il comico e insegnante Emmanuel Gallot-Lavallée, in scena per tre serate al Centro Culturale Artemia di via Amilcare Cucchini (zona Portuense) con la conferenza-spettacolo “Insegnerò l’arte di meravigliarsi”.
La redazione di Newsgo ha avuto il piacere di assistere alla replica di ieri, sabato 22 ottobre 2016, una recita conclusa con il grande apprezzamento del pubblico che ha tributato applausi e risate di gusto a Gallot-Lavallée e al giovane figlio Emile.
Riassumere questa conferenza-spettacolo in una sola parola sarebbe impossibile, in quanto il comico francese è riuscito a stupire e incantare per oltre un’ora il pubblica con una serie sconfinata di numeri. L’accompagnamento musicale alla tastiera di Emile era appropriato (azzeccati soprattutto “Comptine d’un autre été” di Yann Tiersen e “The entertainer” di Scott Joplin) e sottolineava l’intero percorso, sia didattico che giocoso, di Gallot-Lavallée.
Gli spettatori hanno apprezzato antichi racconti cinesi, quelli relativi alla commedia dell’arte e al mondo dei clown, favole e aneddoti tibetani con spunti personali della vita dell’artista transalpino: ogni momento era reso efficacemente grazie alle principali tecniche del teatro dei gesti e della pantomima e Gallot-Lavallée è stato capace di divertire e far riflettere anche con un semplice sguardo o un suono della voce, una capacità che non tutti hanno.
Le brevi canzoni intonate con la chitarra erano altrettanto spassose, a dimostrazione di una incredibile capacità di improvvisazione. Tra i momenti più divertenti c’è stato senza dubbio l’episodio del karate che si è trasformato in una vera e propria pioggia torrenziale di fette biscottate.
Lo spettacolo è proseguito in modo sempre più piacevole tra pantomime antiche e moderne, riflessioni sulla presenza sul palcoscenico e molte altre storie: la carne al fuoco era tanta, ma il pubblico non ha mai rischiato di fare “indigestione”. L’ultima replica è prevista questa sera alle 18.