Nella conferenza stampa post partita – come riportato dal sito ufficaile -Simone Inzaghi si è detto soddisfatto della reazione dei suoi giocatori dopo lo svantaggio arrivato ad appena 10′ dal fischio d’inizio di gara. La Lazio non si è arresa, ha creato occasioni e alla fine è riuscita ad abbattere il muro di Da Costa proprio con l’ultimo pallone giocabile, il rigore calciato da Immobile e guadagnato da Wallace.
“Non ricordo una partita con diciotto corner a zero e ventidue tiri in porta. Questo è il calcio e lo accettiamo. Sono contento della reazione della squadra. Marchetti ha fatto una sola parata su Sadiq. Nonostante il pareggio al 97’, nello spogliatoio c’era delusione, sono due punti persi. Dobbiamo prendere le cose non buone. Con una vittoria saremmo stati secondi, ora invece ci troviamo al terzo posto insieme al Napoli in attesa del posticipo”.
IL GOL SUBITO E LA REAZIONE – “Potevamo evitare di incassare il gol anche se Mbaye è stato bravo ad allungare il pallone in anticipo sul primo palo con Helander che è arrivato in spaccata e Masina in fuorigioco. C’è da lavorare, non possiamo prendere un gol in apertura di gara ma purtroppo capita”.
Abbiamo avuto tre occasioni con Immobile e Da Costa è stato strepitoso, l’attaccante ha colpito anche una traversa. Anche Milinkovic ha avuto sui piedi tre occasioni nitide. Con l’infortunio di de Vrij, che non è nulla di grave, e il problema di Radu sono stato costretto a fare due cambi. Domani valuteremo le difficoltà incontrate oggi pomeriggio poi da martedì penseremo al Torino, che non sarà una partita semplice”.
KEITA E ANDERSON – “Keita è calato nel secondo, Felipe Anderson ha fatto un buon finale di gara, Immobile è stato sfortunato. Senza dimenticare l’occasione del salvataggio sulla linea con il pallone che sembrava dentro ma mancava solo uno spicchio. In sei anni che alleno, non mi era mai capitata una partita così neppure con i ragazzi“.
MILINKOVIC E LUIS ALBERTO – “La squadra ha fatto una buona gara, avevamo lavorato bene negli ultimi giorni ma quando si torna dalle Nazionali ci sono sempre alcune incognite. Milinkovic, senza le fatiche con la Serbia, avrebbe certamente segnato. Era stremato, l’ho dovuto sostituire a venti minuti dalla fine. Anche il Bologna però, c’è da ammetterlo, aveva tanti Nazionali.
Luis Alberto ha fatto buone cose, Keita non reggeva più sull’esterno: accentrandolo, era meglio inserire lo spagnolo che non Djordjevic perché non riuscivamo a entrare centralmente. Il ragazzo si sta ambientando, sta imparando la lingua, ha ampi margini di crescita”.