Morì il 16 ottobre 1956 Jules Rimet, il dirigente sportivo entrato nella storia del calcio per aver ideato i Mondiali di calcio moderni nel 1930. Nato il 14 ottobre 1873 a Theuley, crebbe con suo nonno e poi approdò nella Capitale francese a 11 anni e lì lavorò nella drogheria del padre. Fu proprio in quella città che si avvicinò al calcio e allo sport in generale, ma lui proseguì gli studi e si laureò in giurisprudenza.
Fondò un giornale, scrisse poesie, si appassionò alla musica e alla letteratura e appena 23enne fondò la società polisportiva “Red Star” insieme al fratello, poi, nel 1910 fondò anche la Ligue de Football Association, la federazione calcistica francese.
Negli anni della guerra si aggregò all’esercito, ma una volta finito il conflitto tornò a fare il dirigente sportivo e fu eletto presidente della Federazione francese, carica che lasciò nel 1942, e presidente della FIFA. Fu in quegli anni che organizzò il primo Campionato del Mondo, divenuto Coppa Rimet nel 1946 in suo onore e assegnata nel 1970 al Brasile (secondo il regolamento sarebbe stata assegnata alla prima nazione vincitrice per tre volte).
La carica di presidente della FIFA la lasciò nel 1954 e due anni dopo fu uno dei candidati al premi Nobel per la pace, ma la giuria non assegnò il premio quell’anno, forse anche a causa delle polemiche politiche che lo coinvolsero in occasione dell’organizzazione dei Mondiali negli anni Trenta, quando ad occuparsene fu anche l’Italia fascista di Mussolini. Morì a Suresnes il 16 ottobre 1956.