A Udine con un obiettivo ben preciso: fare il salto di qualità. Simone Inzaghi si aspetta delle risposte dai suoi giocatori, vuole la seconda vittoria consecutiva, quella mai arrivata in questa stagione, perché la Lazio deve dimostrare di avere quegli ampi margini di miglioramento tanto decantati ma che stentano a farsi vedere. Contro l’Udinese, poi, non è una partita qualsiasi perché la squadra friulana per anni ha rappresentato una vera bestia nera per i i capitolini e lo sa bene mister Reja, che per due anni si è visto sfuggire il preliminare di Champions League nel finale di stagione. Ma stavolta ci sono solo sorrisi per la compagine biancoceleste, che espugna la Dacia Arena con un netto 3-0. La Lazio trova la seconda vittoria consecutiva, vola momentaneamente al terzo posto a quota 13 punti e convince, a differenza della scorsa settimana. Ed è impossibile non parlare del modulo scelto dal tecnico, che torna alle origini, schiera il 4-3-3 e strapazza l’Udinese di Iachini.
I padroni di casa provano a spingersi nella metà campo avversaria, ma non riesce a prevalere e i primi minuti di gioco sono abbastanza lenti perché le formazioni si studiano, cercano lo spiraglio per colpire e i bianconeri si fanno vedere dalle parti di Strakosha con un colpo di testa di Zapata che non trova la porta. Nella Lazio è Keita a guadagnare un angolo e a far salire la squadra, che al 28′ riesce a trovare il gol del vantaggio con Ciro Immobile, lasciato colpevolmente solo in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d’angolo e libero di mandare in rete il suo colpo di testa. La Lazio prende il controllo della gara, impedisce all’Udinese di reagire, ma al 39′ De Paul tenta la conclusione dal limite dell’area e non inquadra lo specchio della porta per poco. Un tentativo vano e che non crea troppi pericoli agli ospiti, che chiudono il primo tempo meritatamente in vantaggio contro una squadra che sembra aver subito anche a livello psicologico il gol.
Al rientro i due allenatori non cambiano nulla e questo sembra avere un effetto migliore sugli uomini di Inzaghi visto che a mano a mano sono sempre più propositivi e si fanno vedere in attacco prima con Lulic, che tira troppo piano per impensierire Karnezis, poi con Felipe Anderson che si vede ribattere il tiro. Il gol è nell’aria e a siglarlo è Keita, alla sua seconda rete consecutiva, che sfrutta al meglio il servizio di Felipe Anderson, tira di punta e festeggia il 2-0. I padroni di casa sembrano privi di idee, ma i biancocelesti non si fermano, riescono a non dare punti di riferimento alla difesa avversaria e alla fine calano anche il tris con Ciro Immobile, alla sua prima doppietta con l’aquila sul petto. L’Udinese a questo punto cerca il gol della bandiera, ma Strakosha si oppone ai tentativi di testa e nega la possibilità di riaprire la gara. Lazio ancora pericolo alla mezz’ora con Lombardi che, appena entrato in campo, colpisce il palo. La partita si chiude sul 3-0 per gli ospiti, autori di una buona gara contro una squadra incapace di rendersi pericolosa.
Formazioni ufficiali
Udinese-Lazio 0-3
Marcatori: 28′, 61′ Immobile (L), 54′ Keita (L)
UDINESE (4-3-1-2): Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe, Ali Adnan; Badu (78′ Jankto), Kums, Kone; De Paul (63′ Peñaranda); Zapata, Perica. A disp. Scuffet, Perisan, Wague, Angella, Fofana, Armero, Balic, Lodi, Evangelista, Matos. All. Giuseppe Iachini
LAZIO (4-2-3-1): Strakosha; Patric, de Vrij, Hoedt, Lukaku; Parolo, Lulic (85′ Leitner); Felipe Anderson, Milinkovic, Keita (70′ Djordjevic); Immobile (77′ Lombardi). A disp. Vargic, Borrelli, Wallace, Prce, Cataldi, Murgia, Kishna. All. Simone Inzaghi
Arbitro: Russo (sez. Nola).
Ass.: Carbone-De Pinto.
IV: Gava.
Add.: Di Bello-Pinzani.
Ammoniti: Heurtaux, Felipe (U), Patric (L)
Recupero: 1′ pt; 3′ st.