Una donna fu travolta di notte a causa del tratto di autostrada in cui i lampioni erano spenti.
La Procura chiuderà un’inchiesta senza contestare nessun reato all’ANAS dopo la morte, avvenuta sette mesi fa, di una 40 enne sul Grande Raccordo Anulare. Lo scorso mese di febbraio la donna venne travolta di notte da un’auto subito dopo una galleria tra le uscite di via Boccea e via Aurelia.
Il conducente non riuscì a vedere la vittima a causa della differenza di illuminazione tra la stessa galleria e l’esterno, privo di lampioni accesi. L’impatto fu inevitabile e purtroppo mortale, dunque gli investigatori indagarono subito sul motivo della luce spenta.
Secondo quanto accertato, l’azienda non è obbligata a tenere accesi i lampioni nei tratti autostradali “scoperti”, ma si è anche scoperto che l’ANAS non aveva le risorse economiche necessarie per la manutenzione ordinaria dell’illuminazione. In pratica, il funzionario dell’ente si è difeso col fatto che i soldi sono stati distribuiti dal Ministero dell’Economia soltanto due mesi dopo.