Secondo una recente sentenza, bisogna attendere 60 giorni prima di capire se la Prefettura ha dato seguito al ricorso
Quando un automobilista riceve una multa può presentare ricorso al Prefetto: nel caso non ci sia nessuna risposta (entro 60 giorni), Equitalia non ha alcuna possibilità di inviare la cartella di pagamento. Anche se dovesse giungere la richiesta esattoriale, questa sarebbe nulla.
Come spiegato dal portale Laleggepertutti.it, infatti, la Prefettura deve esprimersi sul ricorso, considerato accolto dopo oltre 120 giorni di silenzio. Il caso è stato esaminato dal Tribunale di Torino che si è pronunciato con una sentenza interessante.
Mentre si attende la risposta del Prefetto la multa viene considerata sospesa, di conseguenza non ci può essere nessuna diffida da parte di Equitalia o di qualsiasi altro ente. Ovviamente il rigetto del ricorso comporta subito il pagamento: l’importo tende a salire inevitabilmente, almeno fino al doppio della sanzione originaria.
Contro la cartella esattoriale di Equitalia senza risposta del Prefetto ci si può appellare al Giudice di Pace, anche senza il supporto dell’avvocato. Di conseguenza bisogna valutare ogni aspetto, in particolare quello temporale.
In effetti, i 60 giorni vanno calcolati dal momento in cui si riceve la sanzione. Nell’ipotesi di consegna non effettuata a casa perchè l’automobilista non era presente quando è arrivato il postino, si fa partire la data da quella del ritiro della busta alle Poste.