Durante il Risorgimento l’Italia combatté per appropriarsi di un’unità statale e piano piano riuscì ad annettere diversi territori al Regno di Sardegna. Nel 1866, il 20 giugno, ebbe inizio la cosiddetta terza guerra d’indipendenza, che vide l’allora Regno d’Italia schierarsi a favore della Prussia nella lotta contro l’Austria. L’armistizio che pose fine al conflitto tra Regno d’Italia e impero Austro-Ungarico fu quello di Cormòns del il 12 agosto 1866 e questo portò alla stesura del trattato di Vienna, firmato da Luigi Federico Menabrea ed Emmanuel Félix de Wimpffen. Secondo gli accordi presi, il regno guidato dai Savoia avrebbe potuto contare – attraverso il consenso degli abitati espresso attraverso un plebiscito – sulla conquista del Veneto e del Friuli, che prima sarebbero stati ceduti alla Francia.