La Roma è ripartita in Europa League grazie alla vittoria netta contro l’Astra Giurgiu, ma ora deve rialzarsi anche in campionato e deve farlo contro l’Inter di Frank De Boer, che domani sera sfiderà i giallorossi nel posticipo serale. Una partita importante visto che i padroni di casa hanno la possibilità di superare in classifica la squadra milanese, ma che – come sempre – nasconde delle insidie perché Totti & Co, dovranno essere estremamente attenti in difesa.
“La situazione per gli indisponibili riguarda solo Vermaelen che dobbiamo farlo ricominciare sul campo e rivalutarlo. Questo verrà fatto la prossima settimana, ma dipenderà dalla risposta nel lavorare in pratica e sulle esercitazioni vere”.
INTER – “Noi fino a questo momento non abbiamo mandato segnali precisi di quello che siamo noi: anche l’Inter ha secondo me lo stesso problema. Per noi domani diventa fondamentale far bene e far vedere il livello di squadra che siamo, a livello di gioco collettivo e di riconoscimento delle situazioni della partita e delle scelte da prendere di conseguenza. Secondo me ultimamente ci stiamo allenando bene, siamo sulla strada buona. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo migliorare noi e dare un’occhiata agli avversari, ovviamente. L’Inter è una squadra forte, come la Roma e prima o poi mostrerà tutto il suo valore, quindi c’è da stare in allerta”.
EQUILIBRIO – “Probabilmente una serie di comportamenti o di numeri che non sono quelli di cui si accorgono tutti e su cui si basano tutti. Ci sono cose importanti ed evidenti come la gestione della palla, i gol, gli assist. Poi però ci sono dati che i più non conoscono o dei quali ci si interessa poco, ma che danno invece riscontri importanti sull’equilibrio reale della squadra: i raddoppi delle marcature, le chiusure delle linee di passaggio, il numero delle volte che si va oltre la linea difensiva. Sono numeri che sui giornali non si vedono ma che sono importanti nella gestione della partita. In molti non sanno cosa succede dove non è la palla, cosa che è altrettanto importante”.
DE BOER – “Va lasciato lavorare, ha iniziato ora e sono convinto che farà vedere le sue qualità. Ha già preso posizioni scomode evidenziando personalità e sono sicuro che lui farà vedere quello che è il suo vero valore. Ci sono progetti di lavoro, come in questo caso, che andrebbero valutati a lungo termine, dopo 8-10 mesi. Dentro bisogna che accadano delle cose ma viene fuori qualsiasi cosa e si passa da una settimana dove si dice che non è capace a un’altra dove è un fenomeno e questo succede perché c’è bisogno di chiudere giornalmente delle notizie e allora in questo modo si va contro quella che dovrebbe essere la logica di valutazione di un allenatore”.
TOTTI – “Non dico la formazioni, non voglio dare vantaggi a una squadra forte come l’Inter. A giugno dicevate che avrebbe smesso, adesso chiedete se giocherà titolare. Bisognerebbe trovare più equilibrio. La gestione della squadra è fondamentale, lui ha fatto bene ed è stato preso più in considerazione. Lui attualmente , nonostante vada gestito in alcune situazioni, è dentro la squadra e fa le cose della squadra in maniera corretta. Io lo prendo in considerazione, naturalmente valutando quelle altre cose a cui alludevate voi scrivendo che quest’anno avrebbe smesso”“.
NUMERI – “Non sono soddisfatto perché non abbiamo un equilibrio forte di squadra, non siamo al meglio”.