Era il 10 ottobre 1846 quando William Wassel, un astronomo inglese, scoprì Tritone, il principale satellite naturale di Nettuno, l’ottavo pianeta del Sistema solare, all’epoca conosciuto solo da poche settimane. Il nome fu scelto da Camille Flammarion, un astronomo ed editore, quasi 40 anni dopo, ma non fu adottato da subito dato che fino al 1949 lo si identificava semplicemente come il satellite di Nettuno.
Unica luna a a muoversi a compiere il moto retrogrado (verso opposto), fu grazie alla sonda spaziale Voyager 2 che si stabilì il suo diametro, apri a 2706 chilometri. La sua superficie si compone principalmente di azoto, crosta e mantello di acqua ghiacciata e nucleo di rocce.