È un martedì nero quello che si avvicina per il trasporto pubblico romano e questo a causa dello sciopero proclamato da ben cinque sigle sindacali di Atac che hanno deciso di protestare per far sì che ai lavoratori venga concesso il diritto di votare sull’accordo del 17 luglio 2015. Or.S.A. TPL, USB, Faisa Confail, SUL C.T e UTL si schierano compatte per rivendicare quanto già concesso ai lavoratori Cotral e spiegano:
“Da più di un anno il comitato referendario chiede che anche ai lavorati di Atac venga concessa la possibilità di giudicare l’accordo del 17 luglio 2015 attraverso un referendum, come hanno già fatto i lavoratori di Cotral“. Nel comunicato divulgato, poi, si può leggere che “le diverse governance aziendali che si sono succedute hanno mantenuto la stessa linea: rifiuto a concedere i locali aziendali per svolgere il referendum. Nel frattempo i lavoratori hanno subito anche la presa in giro di chi, dopo un anno e due mesi dall’aver sottoscritto l’accordo, prometteva, con tanto di volantini sparsi in ogni angolo dell’azienda, il referendum. Noi, invece, non molliamo. Vogliamo il referendum. I lavoratori di Atac hanno il diritto di dire a loro su un accordo che ha stravolto pesantemente le loro vite e la loro busta paga“.