Lo spettacolo di Matteo Lolli e Alessandro Lori è stato definito “delirante, scorretto e provocatorio”.
La morte sorride a tutti, un uomo non può far altro che sorriderle di rimando. L’aforisma dell’imperatore Marco Aurelio è perfetto per descrivere il “Festival del Suicidio”, spettacolo che andrà in scena da venerdì 11 a domenica 13 novembre 2016 al Centro Culturale Artemia di via Amilcare Cucchini (zona Portuense).
Come è possibile accomunare la morte a un festival? Il lavoro di Matteo Lolli e Alessandro Lori vedrà come protagonisti lo stesso Lori e Camilla Corsi. Il Festival del Suicidio è un’opera delirante, scorretta e provocatoria, “humor nero affilato come un coltello” come è stato definito.
Gli autori hanno dedicato lo spettacolo a due scrittori scomparsi, Giorgio Manganelli e Paolo Terni: l’obiettivo è quello di rappresentare un autentico festival di musica leggera a cui far partecipare sei illustri poeti del passato che sono morti suicidi.
Si tratta di Vittorio Reta, Heinrich Von Kleist, Marina Cvetaeva, Alfonsina Storni, Anne Sexton e Vladimir Majakovskij, in scena poco prima di togliersi la vita con una intervista e l’interpretazione di una canzone.
Non mancano neanche un presentatore-imbonitore, una valletta e i concorrenti. Alessandro Lori e Camilla Corsi vestiranno i panni di tutti questi personaggi per coinvolgere la platea con un argomento che è indubbiamente scomodo, ma che esercita anche un certo “fascino”.
La spettacolarizzazione di ogni momento della vita, persino l’ultimo, è ormai un dato di fatto e si potrà riflettere su tutto questo venerdì 11 alle 20:30, sabato 12 alle 21 e domenica 13 alle 18.
Centro Artemia, recensione del "Festival del Suicidio" di sabato 12 novembre - newsgo
13 Novembre 2016 @ 11:17
[…] tratta del “Festival del Suicidio”, un lavoro di Matteo Lolli e Alessandro Lori, interpretato dallo stesso Lori e da Camilla Corsi con […]