Inzaghi non si pone limiti e vuole che la sua Lazio migliori di partita in partita, La serie di risultati positivi ottenuti finora, sette, non basta al tecnico e contro il Genoa, davanti al proprio pubblico, vuole la vittoria. E la ottiene perché al fischio finale il tabellino dice 3-1 per i biancocelesti, che si godono il terzo posto con 25 punti e l’entusiasmo di un ambiente che sembra sempre più coinvolto dalle giocate di un gruppo che appare sempre più coeso e in continua crescita. Apre le danze Felipe Anderson, risponde Ocampos nel secondo tempo, ma poi Biglia e Wallace assicurano tre punti importanti.
Il Genoa, squadra da sempre ostica, non si fa intimidire e cerca di aggredire fin dalle prime battute, ma la gestione del gioco è in mano ai padroni di casa, che riescono a sbloccare il risultato all’11’ grazie a un tiro al volo dalla distanza di Felipe Anderson, bravo ad arrivare per primo sul pallone respinto dai rossoblu in occasione della punizione di Biglia, che non lascia scampo a Perin, L’1-0, però, non basta e allora gli uomini di Inzaghi cercano di creare l’occasione per il raddoppio, senza trovare fortuna. Il Genoa non sta a guardare e reagisce creando due occasioni firmate Pavoletti: prima un colpo di testa che non crea problemi alla retroguardia avversaria, poi una scivolata che finisce a lato di poco. Dall’altra parte, invece, è Immobile ad avere una doppia occasione, ma oggi non è lui a far gioire i tifosi accorsi allo stadio Olimpico. Nel finale il Genoa aumenta la pressione e Inzaghi richiama i suoi all’attenzione e al duplice fischio il risultato non cambia.
Nel secondo tempo c’è un cambio immediato, dentro Ninkovic, fuori Rigoni. Proprio il serbo sembra entrare subito bene in gara e si rende protagonista, ma a riacciuffare il risultato è Ocampos, che al 52′ approfitta di una dormita generale della Lazio, tira a incrociare e e trova il gol del pareggio. I biancocelesti si risvegliano, e al 57′ è ancora Felipe Anderson a essere decisivo grazie al rigore che gli viene fischiato a favore dopo un’entrata in ritardo di Orban. Dal dischetto batte Biglia che spiazza Perin e sigla il 2-1. A questo punto i padroni di casa non vogliono rischiare e cercano un altro gol: Parolo è sfortunato e il suo destro potente dalla distanza colpisce il palo alla destra di Perin, ma pochi minuti dopo, al 64′ è Wallace a segnare approfittando di un rimpallo che lo favorisce e che gli permette di arrivare a tu per tu con il portiere genoano in area di rigore. Due gol di vantaggio rassicurano i biancocelsti, pronti a gestire, senza avere un atteggiamento rinunciatario in campo, ma neanche senza correre qualche pericolo a causa di Ninckovic. Il Genoa chiude in dieci, ma la vittoria è già della Lazio, che al fischio finale può festeggiare. Bravura e fortuna (in occasione del terzo gol) la premiano.
Formazioni e tabellino
Serie A TIM, 13^ Giornata
Domenica 20 novembre ore 15:00
Stadio Olimpico di Roma
Lazio-Genoa 3-1
Marcatori: 11′ Felipe Anderson (L), 52′ Ocampos (G), 57′ rig. Biglia (L), 65′ Wallace (L)
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Basta, Wallace, Radu, Lulic; Parolo, Biglia (83′ Murgia), Milinkovic (70′ Cataldi); Felipe Anderson, Immobile, Keita (73′ Patric). A disp. Vargic, Borrelli, Bastos, Hoedt, Vinicius, Leitner, Lombardi, Djordjevic, Kishna. All. Simone Inzaghi
GENOA (3-4-3): Perin; Izzo, Burdisso, Orban; Edenilson, Rincon, Veloso, Laxalt; L. Rigoni (46′ Ninkovic), Pavoletti (60′ Simeone), Ocampos (80′ Pandev). A disp. Lamanna, Munoz, Gentiletti, Biraschi, Fiamozzi, Lazovic, Cofie, Ntcham, Gakpé. All. Ivan Juric
Arbitro: Di Bello (sez. Brindisi).
Ass: Carbone-Valeriani.
IV: Fiorito.
Add: Giacomelli-Nasca.
NOTE. Ammoniti: 60′ Rincon (G), 87′ Veloso (G), 88′ Edenilson (G), 88′ Patric (L)
Espulsi: 90′ Orban (G)