Rivista uscita per la prima nel 1883 e che trattava temi umoristici e di interesse generale, fu nel 1936 che Life si trasformò in un magazine di foto giornalismo.
Quell’anno, infatti, Henry Time acquistò per 92.000 dollari la rivista per poter usare il nome e diede vita al magazine settimanale che metteva grande enfasi sul foto giornalismo, proprio perché convinto che le illustrazioni potessero raccontare una storia.
Il primo numero uscì il 23 novembre 1936 al costo di 10 centesimi e la sua copertina, nonostante il mondo vivesse una situazione particolare, dalla Grande Depressione all’ascesa di Hitler, dalla ribellione in Spagna alla dittatura di Mussolini, raffigurò il “Peck Dam Fort” (foto di Margaret Bourke-White), una delle sei dighe del fiume Missouri. Al suo interno fu possibile “conoscere” anche George Story, giornalista statunitense apparso nella foto intitolata “Life Begins” in cui fu ritratto in braccio a un medico.
In breve tempo Life raccolse molti consensi e passò dalle 300mila copie vendute al milione. Tuttavia, a partire dagli anni Sessanta iniziò ad esserci un calo delle vendite, i ricavi diminuirono e, invece, i costi aumentarono, ma la sua pubblicazione continuò e nel frattempo si rinnovò la grafica. Ma cambiare non bastò perché i problemi proseguirono fino alla fine degli anni Novanta e nel 2000 fu annunciata la sua chiusura.
Il primo numero uscì il 23 novembre 1936 al costo di 10 centesimi e la sua copertina raffigurò il “Peck Dam Fort”