Si torna a parlare dei lavoratori di Roma Tpl e anche in questo caso il tema è lo stesso: il ritardo degli stipendi. Il motivo? Ne Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, che ha fatto sapere che a causare il ritardo del pagamento sono i controlli sulla regolarità aziendale attuati dal Dipartimento:
“Purtroppo (o per fortuna) è cosi, trattandosi di soldi pubblici non può erogarli se non ci sono le dovute garanzie e adempimenti. Invito i dipendenti a impiegare la stessa energia con la quale pretendono (giustamente, ci mancherebbe) puntualità e rispetto delle regole a Roma Capitale a fare altrettanto per le aziende per cui lavorano.
Le soluzioni per uscire da questa situazione assurda (che nasce nel 2010 con un appalto scellerato, con un solo partecipante e vinto con un ribasso minimo) inevitabilmente richiedono tempo. Altrimenti se in tre mesi risolvevamo anni (decenni) di problemi di questa città avremmo avuto poteri magici.
Revoca dell’appalto, pagamento diretto degli stipendi, internalizzazione ecc, tutte opzioni di difficile applicazione e che richiedono approfonditi studi giuridici e tecnici, che ovviamente stiamo portando avanti”.