L’automobilista può avvalersi di un testimone in grado di confermare l’impossibilità di accorgersi della voragine.
Finire con l’auto in una buca stradale sembra quasi inevitabile nelle nostre città in cui l’asfalto è in gran parte dissestato: il risarcimento per i danni è però più complicato di quanto si creda e spesso i giudici concludono le cause sottolineando come l’automobilista dovrebbe essere in grado di accorgersi delle voragini.
Lo Studio Legale Cataldi ha però approfondito un caso particolare relativo a una recente sentenza. Il Comune è costretto a pagare se un testimone fornisce una prova concreta. Nel caso di specie, un passante ha dichiarato che la buca non poteva essere evitata facilmente anche perchè l’illuminazione pubblica nella zona non era sufficiente.
Tra l’altro, la buca non era nemmeno segnalata e transennata, nonostante le dimensioni non indifferenti. L’automobilista è stato dunque risarcito con 4500 euro. Si tratta di una situazione particolare ma non rara, oltre che di un precedente a cui fare riferimento nel caso ci si trovi ad affrontare una sentenza simile.