Virginia Raggi e il MoVimento 5 Stelle ripartono subito e stavolta sono chiamati a invertire la marcia rispetto a quanto fatto in questi mesi. Dopo una settimana critica si riparte dalle nomine del vicesindaco e dell’assessore all’Ambiente. Inizialmente si pensava sarebbe stato Colomban, assessore alle Partecipate, a prendere il posto di Daniele Frongia, poi sono salite le quotazioni di Luca Bergamo, attuale assessore alla Cultura, che nel pomeriggio ha accettato l’incarico e ha ricevuto i ringraziamenti della sindaca Raggi.
Pinuccia Montanari, neo assessore alla Sostenibilità Ambientale, è laureata in filosofia e giurisprudenza, è presidente dell’Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova, e coordinatrice del Forum per la democrazia ecologica dell’Icef (International court of the environment foundation) presieduta dal Magistrato di Cassazione Amedeo Postiglione. È stata componente dell’Osservatorio nazionale rifiuti nominata dal Governo Prodi, dal 2004 al 2009 assessora all’Ambiente e Città sostenibile della città di Reggio Emilia, dal 2009 al 2012 assessora ai Parchi storici e Decrescita del Comune di Genova. Attualmente lavora presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dov’è responsabile del Progetto sostenibilità ambientale, svolge attività di docenza nell’ambito del Corso di Information Literacy “Le fonti di informazione ambientale”, coordina i corsi e-learning nell’ambito del progetto europeo WEEENmodels. È componente del Comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer Stiftung. Ha collaborato con Alex Langer quando era presidente della Commissione Albania, Romania e Bulgaria del Parlamento Europeo.
La sindaca si è detta certa del buon lavoro che effettuerà perché “ha una grande esperienza nel settore e ha sempre portato avanti idee innovative che potranno contribuire ad affrontare le sfide che ci attendono. Sono certa che saprà risanare Ama”.
Lei, neo entrata nella giunta, si è detta subito in sintonia con Virginia Raggi e onorata del ruolo ricoperto, poi ha spiegato che “le principali linee di quest’azione saranno l’applicazione della normativa europea e l’adozione di un grande piano comunale per la riduzione dei rifiuti per passare dall’economia lineare a quella circolare e rigenerativa. Mi piacerebbe che i rifiuti venissero chiamati materiali post-consumo per garantire un futuro sostenibile soprattutto per le nuove generazioni”.