Danilo Cataldi è il giovane che ha fatto sognare i tifosi della Lazio, che dal momento del suo ritorno a Roma e dell’esordio in Serie A hanno sperato in una nuova bandiera, un nuovo Nesta. Un giovane cresciuto con l’aquila sul petto e tifoso di quegli stessi colori indossati. Proprio lui ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Lazio Style Channel e ha parlato del suo percorso:
“Con la Lazio è stato un percorso lungo. Il primo anno in biancoceleste è stato di agonistica, ero appena diventato grande, sono passato dai Giovanissimi agli Allievi, sono state annate non molto fortunate quelle che ho fatto. Negli Allievi Nazionali avevamo una bella squadra, ma purtroppo non siamo riusciti ad andare avanti. In Primavera ho vissuto due anni ottimi, con la vittoria dello Scudetto”.
DALLA PRIMAVERA AL CROTONE – “L’esperienza in rossoblù è stata bellissima, all’inizio non è stato facile, le prime partite sono state complicate. C’è una differenza notevole tra il settore giovanile e la prima squadra. Poi mi sono abituato al campionato. Vado orgoglioso della mia esperienza a Crotone, lasciare casa è stato complicato, sono legato a Roma. Poi, alla fine non è stato facile andare via da lì”.
L’ESORDIO IN SERIE A – “In campionato eravamo sotto 1-0, il mister mi ha chiamato, sono entrato, abbiamo perso. Per un ragazzo di 20 anni esordire all’Olimpico con la maglia per la quale ha sempre tifato è stata è una bella emozione, al di là del risultato”.