Il fatto che Roberto Giachetti si opponga a Virginia Raggi e al M5S non sorprende. Lui è seduto sui banchi dell’opposizione e ieri in Aula Giulio Cesare ha attaccato la maggioranza di non avere visione della città, per poi porre dei quesiti sul bilancio e sull’audit di cui la sindaca ha parlato in campagna elettorale:
“L’albero di Natale del Comune di Roma (un albero depresso, spento, che non ha nessuna luce) dà l’idea dello stato in cui versa la nostra città: sempre più alla deriva, senza alcuna cura quotidiana. Una cura per ora solo millantata in video spot diffusi sul web e mai realizzata. Questa l’immagine plastica che ho voluto portare come esempio in aula Giulio Cesare, dove si è svolta la discussione sul bilancio di previsione 2017-2019. Un intervento con il quale ho provato a descrivere ciò che potrebbe accadere a Roma nel prossimo triennio se le cose continueranno ad essere gestite come oggi”.
IL BILANCIO – “Il bilancio non è un fatto ragionieristico, è una scelta politica lungimirante rispetto alla visione che si ha della città. Servono scelte strategiche che guardano nel medio lungo termine e scelte per il day by day. La verità è che i conti di questo Bilancio non tornano perché è conseguente all’idea della città che hanno il Movimento 5 Stelle e la signora sindaco Raggi. Nel bilancio si fanno scelte importanti, magari anche impopolari, che indicano l’anima e lo sviluppo della città. Che attestano una visione, quella dell’attuale giunta, che purtroppo non abbiamo mai avuto modo di comprendere: manca oggi, mancava nel programma elettorale”.
L’AUDIT – “Infine, è del tutto evidente che noi abbiamo perso le elezioni, così come siamo sempre stati consapevoli che il debito sarebbe stato il problema principale di chiunque avrebbe governato.
La sindaca in campagna elettorale ha parlato di fare un audit, sono passati mesi: lo abbiamo fatto quest’audit? Gli elettori hanno diritto di sapere quali sono le vostre scelte riguardo il debito della città, quali sono i passi nel rinegoziare gli interessi. Abbiamo la necessita di fare presto perché incidere su quella strada ci permetterà di provare ad allentare la pressione fiscale e ad investire su quello che abbiamo di fronte a noi”.