La Lazio vuole confermarsi e per farlo deve superare l’ostacolo Inter. La squadra, che ora è allenata da un ex, Pioli, è in risalita, ma Inzaghi vuole il massimo dai suoi giocatori e a Milano non andrà per subire. Concentrazione e spirito di squadra, questo ha sempre chiesto il mister piacentino, che oggi è intervenuto in conferenza stampa per la presentazione della gara:
“Ci auguriamo di fare ancora meglio. Abbiamo lavorato sodo fin da subito e volevamo fare un buonissimo girone per trovare delle certezze e creare entusiasmo e i tifosi anche domenica sera ci sono stati vicini. Siamo partiti bene, ora manca l’Inter per chiudere l’anno e poi il Crotone, ma il difficile arriva adesso perché dobbiamo stare lassù e confermarci”.
GOL SECONDO TEMPO – “Sono i numeri e a volte bisogna guardarli con attenzione. Ci siamo posti delle domande, nel secondo tempo abbiamo subito 15 gol, ma ne abbiamo anche segnati. Stiamo analizzando per fare meglio già a partire da domani”.
PUNTI CON LE GRANDI – “Penso che nelle grandi tu non abbiamo messo la Fiorentina, che siamo riusciuti a battere nello scontro diretto importante per noi, anche se poi siamo calati. Contro l’Inter è un altro scontro diretto e cercheremo di interpretare la gara al meglio”.
OBIETTIVI – “Gli obiettivi sono cambiati, è innegabile, e io sono molto fiducioso perché conoscevo i ragazzi. Stiamo andando benissimo e il nostro obiettivo è restare il più in alto possibile. Dovremo sfruttare bene anche la pausa per arrivare bene a sfidare Crotone e Atalanta. Normale che mi piacerebbe chiudere con un risultato positivo. Ora hanno un ottimo allenatore, ha già dato un segnale positivo alla squadra”.
ROSSI – “Rossi è un ragazzo che ho avuto nelle giovanili. Lui è un ragazzo di prospettiva, un patrimonio della Lazio perché ha tutte le carte per affermarsi. Ora deve continuare in Primavera, poi vedremo il prossimo anno”.
CATALDI – “La scorsa sera è stato bravissimo perché un conto è giocare sempre, un conto è giocare una volta sì e altre no”.
RADU – “Radu è affaticato, come lo sono altri giocatori e abbiamo preferito non rischiarlo. Vedremo domani. Ho ancora più di 24 ore per decidere la formazione”.
CRESCITA PERSONALE – “Ho vissuto l’anno con serenità. Ho la fortuna di essere in questo ambiente da tanto: non mi lascio trasportare dagli elogi e abbattere dalla critiche. Il merito è anche dello staff, della società e dei giocatori. Posso ringraziare i ragazzi per essersi messi a completa disposizione”.
KEITA – “Titolare? Vedremo, anche lui va valutato. Valuteremo modulo e giocatori”.
PERICOLO PIOLI – “Pioli è un’arma in più, ha lavorato qui per due anni, ci conosce bene e ha ottimi giocatori. Stanno trovando risultati, sarà una partita difficile, ma vogliamo fare bene. L’Inter è costruita per arrivare tra i primi tre posti, ha speso, è una squadra blasonata che, vuoi per l’Europa League e per gli infortuni, ha perso terreno, ma sarà una nostra concorrente”.
MIGLIORARE – “Contro Juve, Milan e Roma abbiamo commesso qualche errore individuale di troppo, ma in un campionato bisogna cercare di non perdere punti contro le cosiddette piccole, che in Italia sono poche. L’Inter, come la Fiorentina, è una squadra organizzata. Abbiamo avuto pochi giorni per riprendere, come loro”.
CANDREVA – “Rivedrò lui e Stefano con piacere. Abbiamo avuto un ottimo rapporto perché lo scorso anno si è messo a disposizione come gli altri nelle ultime sette partite”.