Atac versa i premi di produzione, scoppia la polemica

Premi Atac, Fantasia: "Anni di trascuratezza hanno condotto alla necessità di transazioni a tutela dell’azienda e per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori"

Atac non naviga in buone acque, Colomban ha parlato di un vero e proprio buco nero che risucchia l’azienda del trasporto pubblico romano, ma questo non impedisce di versare ai dirigenti parte dei cosiddetti MBO (Managemente By Objectives), i premi di produzione concessi da Manuel Fantasia, l’amministratore unico. La cifra, circa 2 milioni di euro, è pari a circa il 40% della somma totale non percepita dai dipendenti negli ultimi anni e, nonostante le tante polemiche scoppiate in giornata che hanno visto la giunta capitolina attaccata e accusata di aver riportato in azienda i dirigenti di “parentopoli” e di non aver ancora reso noto il piano di risanamento, lo stesso Fantasia ha difeso la sua scelta:

“Arrivato in Atac, tra le varie anomalie che ho trovato, c’era anche questa: a far data dal 2000 – e in più occasioni – sono stati calpestati i diritti dei lavoratori, siano questi operai, autisti, macchinisti, impiegati, quadri, dirigenti o addetti a qualsiasi livello. È mia ferma intenzione dare una svolta al comportamento dell’azienda, per sua tutela ma anche per il riconoscimento del diritto dei lavoratori”.

Il non riconoscimento di questi diritti ha infatti comportato la necessità di accantonare nei bilanci fino al 2015 importi pari a circa 24 milioni di euro.

Per riconoscere i diritti dei lavoratori, Atac sta procedendo in via transattiva, con atti individuali e nelle sedi opportune onde evitare futuri contenziosi sui quali, in un passato anche recente, Atac è risultata soccombente. L’operazione consente di liberare oltre 9 milioni di euro a vantaggio di Atac e migliorare il bilancio 2016″.


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