Lo scorso 30 dicembre, come richiesto dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) a tutte le amministrazioni pubbliche nel 2015, il Campidoglio ha approvato e fatto entrare in vigore con effetto immediato le modifiche attuate al codice di comportamento dei dipendenti capitolini varato in passato dalla giunta Marino e ha acconsentito alla partecipazione delle organizzazioni sindacali rappresentative presenti all’interno dell’Amministrazione, alle associazioni rappresentate nel Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, nonché alle associazioni o altre organizzazioni rappresentative di particolari interessi o soggetti che fruiscono delle attività e dei servizi prestati dall’Amministrazione.
LE NOVITÀ – I dipendenti – si legge nella delibera che deve essere resa pubblica – saranno obbligati, in caso ne venissero a conoscenza, ad “avvisare tempestivamente il proprio superiore gerarchico su eventuali segnalazioni di rischio o di illecito, ovvero di violazione del codice di comportamento” e dovranno far sapere ai propri superiori, che nel frattempo saranno impegnati a prevenire e contrastare la corruzione. E chi denuncerà eventuali irregolarità potrà fare affidamento alla garanzia di anonimato. Ma non sono solo queste le novità apportate al codice etico del 2013: i dipendenti, infatti, non potranno accettare regali dal valore superiore ai 100 euro (senza la modifica la cifra accettabile era pari a 150 euro) e, fatto messo in risalto più del resto, saranno chiamati a non rilasciare dichiarazioni alla stampa senza previa autorizzazione. Si legge che “salvi i diritti e le prerogative sindacali il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’amministrazione. Il dipendente non intrattiene a nome e per conto dell’amministrazione rapporto con gli organi di informazione circa l’attività del servizio di appartenenza, salvo che non si autorizzato”.