Virginia Raggi era eleggibile al contrario di quanto affermato dalla campagna elettorale dal Partito Democratico. Lo ha stabilito il Tribunale di Roma che ha rigettato il ricorso presentato dal legale ricorrente Venerando Monello (iscritto al PD), che aveva richiesto la dichiarazione di ineleggibilità della prima cittadina e la nullità del Codice di comportamento firmato con la Casaleggio associati. Propri la prima cittadina ha commentato la sentenza sul blog di Beppe Grillo:
“Tanto rumore per nulla. Dopo la batosta elettorale a Roma, il Pd ne subisce un’altra in Tribunale. Il giudice non ha accolto la richiesta con la quale i dem cercavano di ribaltare il risultato delle urne che ha visto il M5S vincere.
Speravano di rendere nulla la nostra vittoria, paragonando la stipula del Codice di comportamento del M5S ad un accordo di una associazione segreta. Non sanno più cosa inventare. Il problema è che non riescono ad accettare la sconfitta ed il fatto che stiamo riportando la legalità. Quando abbiamo vinto le elezioni, abbiamo assicurato che avremmo rispettato gli impegni con i cittadini. Questo è lo spirito del M5S. L’impegno l’abbiamo preso con voi e lo rispetteremo sempre”.