La gloria al momento della vittoria e le tante polemiche che si sono susseguite in seguito al suo approdo in Campidoglio. Si è arrivati a dichiarare la sua nomina illegittima, ma proprio oggi il Tribunale di Roma ha rigettato il ricorso contro la prima cittadina romana. La sindaca Virginia Raggi è intervenuta all’inizio della trasmissione in onda su La7 “diMartedì” e ha rilasciato un’intervista a Giovanni Florsi, il conduttore, che le ha ricordato cosa rappresenta lei per il suo intero MoVimento: non solo essere al comando di Roma.
“Non è un peso, è un onore. Certo, è una città difficile, ci sono difficoltà e le conoscevamo prima di candidarci. Con consiglieri e assessori divisioni non ce ne sono, Ci siamo tutti assunti un compito molto complesso, quello di guidare questa città e farla rinascere”.
CAMBIAMENTI – “Sono cambiante sia la mia vita che la città. Pensiamo al caso delle buche:La città sta cambiando, ma quando si costruisce si deve fare la buca, scavare, costruire le fondamenta. Gli operai sono al lavoro a costruire solide fondamenta. Le amministrazioni precedenti ricoprivano le buche chiamando ditte amiche e spendendo tantissimo. Noi abbiamo fatto gare pubbliche per trasparenza e per affidare la gara alla ditta migliore. Tra gennaio e febbraio partiranno i lavori”.
INADEGUATEZZA – “Io inadeguata? Domanda mal posta. Lei può dire che una persona è capace o meno di guidare una macchina se si trova una macchina pronta a partire. Io mi sono seduta su un sedile poggiato su un telaio, non c’era il blocchetto dell’accensione, non ho trovato il volante, i pedali, il cambio. Oggettivamente la macchina amministrativa di Roma è uscita da Mafia capitale”.
MARRA – “Ce l’ha sulla punta della lingua, lei vuole parlare di Marra, diciamolo subito. Noi non dobbiamo piazzare amici o collaboratori, dobbiamo scegliere i migliori. Detto questo deve immaginare che sono entrata in un’amministrazione che usciva da Mafia Capitale e ancora è così, 1 dirigente su 4 è indagato. Marra aveva un curriculum di tutto rispetto, era un ufficiale della guardia di finanza, plurilaureato, con due onorificenze dal presidente della Repubblica. Io, è evidente alla luce di quello che è successo, che io ho commesso un grave errore di valutazione e se potessi tornare indietro non lo rifarei. Detto questo, il capitolo si è chiuso e noi abbiamo sottoposto a verifica tutti gli atti agli uffici e all’avvocatura. Una parte di persone lo sconsigliava, ma ne abbiamo parlato e ho detto che ho commesso un errore di valutazione. Il fratello? La sua nomina, come tutte le altre, è stata fatta in un percorso di rotazione complessiva, contenuto nel regolamento amministrativo, mai fatto a Roma, è stata decisa da assessori e consiglieri. Tutti eravamo a conoscenza che il fratello di Marra fosse il fratello di Marra”.
FRONGIA E ROMEO – “Si sono dimessi per tutelare il MoVimento. Io ho fatto una riunione con i miei consiglieri e assessori e in maniera collegiale loro stessi in quella sede hanno deciso di fare un passo indietro. Si sono resi conto che la loro presenza poteva costituire di nuovo un problema politico e con senso di responsabilità, per tutelare l’amministrazione, hanno deciso di fare un passo indietro”.
SAMMARCO – “L’assessore Minenna l’avevamo conosciuto nel MoVimento e l’attuale assessore già dal 2011 collaborava. Il giudice De Dominicis era già noto alla cronaca. Noi valutiamo i curriculum, le persone”.
GESTIONE DEL POTERE – “Stiamo cercando di fare tutto quello che dobbiamo fare con l’obiettivo di far ripartire la macchina. Ci facciamo aiutare e coadiuvare, se abbiamo commesso degli errori dobbiamo rimediare”.
ERRORE BASE – “Errori ce ne sono stati e legati a errori di valutazione. Sul resto stiamo procedendo come detto in campagna elettorale. Ci vuole tempo. Se mi si vengono a imputare errori di tempo io dico attenzione, questo non è errore, ma un merito. Il cambiamento ha un prezzo: fare le cose nella legalità richiede tempo. Dare una mano di bianco per far vedere che ‘si fa’ non paga perché quella mano di bianco spesso è fatta con vernice scadente o con procedure non corrette”.
APPENDINO – “Chiara è eccezionale, è bravissima. Sindaco di Roma? Ognuno deve fare il sindaco della propria città”.
TETTI CAMPIDOGLIO – “Li frequento da quando ero all’opposizione, lo facevo prima e continuerò a farlo. In primavera ci sono anche i gabbiani che mi visitano”.
CIMICI – “Da quello che so non mi risulta ci siano. Le direi magari, così saprebbero che non ci diciamo nulla di eclatante se non come risolviamo questo problema o come affrontiamo quella sfida”.
POTERI FORTI – “In Italia c’è Mafia Capitale e non Mafia Sabauda o Mafia milanese”.
AVVISO DI GARANZIA – “Si leggono, si valutano e si prendono le determinazioni conseguenti. Perché stiamo parlando delle ipotesi? Io le posso dire che secondo giornalisti che hanno fatto terrorismo durante le feste natalizie il 9 gennaio dovuta finire incarcerata o appesa alla pubblica piazza. Siamo al 17 e per quanto mi risulta non sono indagata”.
TUTTI CONTRO – “C’è stata una sorta di enfatizzazione. Alla fine si sono dimessi due assessori e per mesi si è parlato di giunta dimezzata. Quanti sindaci hanno cambiato assessori e non se n’è mai saputo niente? Si è parlato di questi errori che ci sono stati, ma sono stati sostituiti”.
CRITICHE INTERNE – “Ripeto, io non sento questo staccamento nel M5S. Lombardi? Chiariamo il concetto. Noi ci siamo assunti l’onere di guidare una città in macerie. Stiamo ricostruendo tutti insieme, lavoriamo sui temi e su questo troviamo la nostra forza e andiamo avanti. Roma deve cambiare e qualcosa sta già succedendo. 18 milioni per il sociale, con i controllori a bordo stiamo già recuperando dei soldi per Atac. Quando passano? Lei ha ragione, però perché nessuno ha parlato dei soldi dilapidati da Atac? Perché voi giornalisti non avete fatto le pulci ai precedenti sindaci come state facendo con me? Oggi scontiamo questo. I 2 milioni di premi? Abbiamo riparato una grave situazione irregolare. Se lei pensa che io possa avere la bacchetta magica senza soldi le dico di no. Sono anche io una cittadina romana”.
SENTENZA TRIBUNALE – “Non è un contratto, è un impegno nei confronti degli elettori. Abbiamo sempre detto che in campagna elettorale ci si presentava con un programma e un partito e in linea di massima dopo qualche mese cambiavano casacca. Per noi non è coerente e onesto nei confronti degli elettori e allora noi intendiamo rafforzare questo impegno con gli elettori. Sfidiamo gli altri politici ad assumersi una responsabilità del genere. Con la vicenda Marra c’è stato un contrasto interno, ma non mi è stato chiesto di andare via. Se voto una persona perché mi fa delle promesse e poi fa tutt’altro ho il diritto di arrabbiarmi. La coerenza è verso coloro che ci danno il voto. Ci siamo presentati alle elezioni con un programma e quello dobbiamo portare avanti”.
GRANDI OPERE – “La domanda è mal posta. L’alternativa non è tra grandi opere e immobilismo totale.C’è una terza via, quelle delle opere necessarie. Magari non servirà inaugurare una nuova città dello sport ma occuparsi della manutenzione”.
POSSIBILITÀ – “Io rivoterei la Raggi e le darei una possibilità, quella del tempo che è stata data anche agli altri sindaci”.