La vittima aveva chiesto un prestito a tre connazionali che hanno poi iniziato a minacciarlo di morte.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Palestrina sono intervenuti ad Albano Laziale per liberare un albanese che era stato sequestrato in un casolare di campagna da tre connazionali. Sono stati tutti arrestati e si è scoperto che il sequestro è durato tre giorni a causa di un debito da 13 mila euro.
La vittima ha raccontato di aver chiesto un prestito di 7 mila euro ai tre, concordando una restituzione successiva con l’aggiunta di 700 euro al mese. Le difficoltà economiche hanno poi impedito all’uomo di restituire l’intera somma e a quel punto sono iniziate le telefonate, le minacce di morte ai lui e ai familiari, fino al sequestro.
L’uomo è stato prelevato di forza da un bar per poi essere picchiato e tenuto a digiuno per tre giorni. La vittima soffre di diabete e a quel punto ha chiesto di poter telefonare a un amico che avrebbe potuto portare i soldi. In realtà ha contattato un carabiniere di sua conoscenza che ha capito quanto stava accadendo e ha organizzato un blitz.
Il casolare è stato individuato dopo aver bloccato gli aguzzini che hanno tentato la fuga tra le campagne. Le accuse contestate sono sequestro di persona a scopo di estorsione e resistenza a pubblico ufficiale in concorso.