Sono diversi gli appuntamenti in programma nella Casa della Memoria e della Storia, istituzione di Roma Capitale che da qui all’inizio del prossimo mese sarà protagonista di diversi eventi.
Mercoledì 22 febbraio alle 17
Nell’ambito della rassegna Cinque declinazioni della Shoah è in programma la proiezione integrale del film e trailer de Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli (Germania, 2014 edizione Home Video Good Films/CG Entertainment) concessa dal titolare dei diritti Good Films. La Shoah come traccia documentale sepolta da un popolo. Il duro parto dal negazionismo alla Memoria. Francoforte, 1958. Johann Radmann, giovane procuratore nella Germania dell’Ovest, indaga su una cospirazione di massa posta in atto per coprire i passati oscuri e la connivenza con il regime nazista di importanti personaggi pubblici. Ospite la giornalista Ariela Piattelli. Iniziativa a cura di Aned e Francesco Di Brigida
Giovedì 23 febbraio 2017 alle ore 17.00
Presentazione del libro ‘I poeti incontrano la Costituzione’ a cura di Carla Guidi e Massimo De Simoni (Ediesse editore, 2017). Il volume è un percorso a più voci che rilegge la nostra Carta con gli occhi della letteratura, affrontato da generazioni che hanno avuto con essa rapporti indiretti ma forti, sostenuti dall’orgoglio e dall’identità partecipativa trasmessa loro dall’esperienza e dai ricordi dei padri o addirittura dei nonni. Intervengono Carla Guidi, Massimo De Simoni e Marco Palladini scrittore, poeta ed attore. Coordina Italo Pattarini, FIAP Roma-Lazio. Iniziativa a cura di FIAP Roma-Lazio.
Lunedì 27 febbraio 2017 alle ore 17.00
In programma l’incontro ‘Storie e scritture’ di Marina Jarre. Torinese d’adozione, radici ebraico-lettoni e valdesi, una scrittrice considerata tra le più originali del nostro dopoguerra. Era nata Marina Gersoni a Riga in Lettonia nel 1925 da padre ebreo lettone e madre valdese italiana. Trascorse l’infanzia nella capitale del paese fino al 1935, quando, dopo la separazione dei genitori, si trasferì a Torre Pellice, in Piemonte. Di lingua madre tedesca, da quel momento apprende la lingua italiana. Il padre rimase a Riga e morì ucciso dai nazisti nelle stragi di ebrei nei boschi di Riga del novembre-dicembre 1941. La scrittrice si trasferisce a Torino e dopo la laurea, si dedica all’insegnamento del francese. Muore il 3 luglio 2016. Su tutte le cose della sua vita Jarre posa lo stesso sguardo distaccato, straniante e lievemente ironico: le tragedie dell’infanzia, la guerra e la Resistenza, la maternità e la scrittura, il lavoro come insegnante di francese a Torino, la mancanza di appartenenza, di “patria”, a volte fieramente perseguita, a volte più sofferta, a volte semplicemente registrata come dato di fatto. La ricordano, ripercorrendone insieme la vita e le opere: Renzo Sicco, autore e regista di Assemblea Teatro di Torino; Gisella Bein, attrice di Assemblea Teatro di Torino che legge testi tratti dagli scritti di Marina Jarre; Maria Rosa Fabbrini, studiosa di storia dei valdesi e Marta Barone, scrittrice, critica letteraria. Interventi musicali di Filippo Marcheggiani, chitarrista del Banco del Mutuo Soccorso. Coordina gli interventi Renzo Sicco. In esposizione, a cura delle Biblioteche di Roma, i libri della scrittrice.
Iniziativa a cura di ANED
Fino al 3 marzo prosegue la mostra collettiva Shoah.