La Prefettura di Roma informa: alla crescente diffusione dell’uso dei droni per finalità sportive e di documentazione non corrisponde un’adeguata conoscenza della normativa in materia. Ciò vale soprattutto per i piccoli robot volanti sotto i 25 chili, non soggetti ad alcuna regolamentazione ma tenuti a rispettare i divieti di sorvolo come qualsiasi altro velivolo.
Nei cieli di Roma esistono dunque delle no fly zone, sul Vaticano e in alcune zone del centro (dove sorgono le sedi istituzionali). Istituite per il Giubileo straordinario, in considerazione delle perduranti esigenze di sicurezza sono state rimodulate (con l’esclusione di alcune aree) ma non eliminate.
Da ciò l’esigenza di informare i cittadini, tenuto conto del fatto che – spiega la Prefettura – “durante il Giubileo i ripetuti episodi di violazione dello spazio aereo, tutto riferibili all’impiego di droni, si sono rivelati addebitabili proprio a un difetto d’informazione degli utilizzatori”.
Per rispondere a quest’esigenza l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha pubblicato una mappa che indica i limiti delle zone di Roma interdette al volo. La alleghiamo qui, rimandando per i dettagli alla pagina dedicata sul sito Enac.