Dal 24 al 26 febbraio 2017, presso la Galleria Bruno Lisi AOC F58, in via Flaminia 58 zona Roma nord, verrà presentato un videodocumentario, a cura di Annalisa Filonzi, dal titolo Fukushima no Daimyo (il Signore di Fukushima). Il regista del documentario è Alessandro Tesei.
Il documentario mostra la natura che prende il sopravvento sugli edifici e sugli oggetti creati dall’uomo. Il documentario è in bianco e nero, l’unica forma di vita esistente è quella artificiale. L’illuminazione elettrica che si accende al crepuscolo e la voce meccanica di un altoparlante che ripete inutilmente il messaggio d abbandonare il posto perché è un’area contaminata rendono ancora più desolante il paesaggio documentato.
L’intento delle immagini, come delle inquadrature e della scelta dei colori è di denuncia: per le condizioni di radioattività presenti in varie zone del Giappone.
La fattoria del protagonista del documentario, Masami Yosizawa, si chiama Kibou, che in giapponese significa “speranza”. In questo caso speranza per un mondo non dominato solo da interessi economici.
L’ingresso alla mostra è tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00 ed è gratuito.