23/03/2017 – Ultimo appuntamento, questo pomeriggio alle 17, con il ciclo di incontri “Artemisia e le altre. Storie di donne, dipinte da Artemisia” promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. La rassegna, si inserisce nell’ambito della mostra “Artemisia Gentileschi e il suo tempo”, in esposizione presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 7 maggio 2017.
Dopo Giaele, Ester, Susanna Arianna, Cleopatra, alcune delle donne dipinte da Artemisia Gentileschi, è la volta di Giuditta. Nell’incontro “Giuditta la vedova scaltra” curato da Fulvia Strano, si potrà ammirare la visione del tutto personale di Giuditta, realizzata da Artemisia. La giovane vedova ebrea, le cui gesta sono narrate nell’Antico Testamento, è stata rappresentata fin dal medioevo come il simbolo della Virtù che trionfa sul Male. Gli artisti rinascimentali, rappresentano Giuditta come una donna angelica, incontaminata, pur avendo le mani macchiate di sangue. E’ prima con Caravaggio, poi con Artemisia, che viene sovvertita l’immagine della donna. Giuditta non è più angelica ma è una donna vendicatrice. La protagonista del dipinto è l’incarnazione della vendetta esemplare.
La pittrice di scuola caravaggesca, grazie al suo talento artistico, supportato da una personalità forte e ambiziosa, è riuscita a conquistare il successo. La sua sensibilità artistica l’ha indotta a rappresentare grandi donne della storia in cui spesso si è immedesimata. La scelta dei soggetti da ritrarre, è dettata dall’affinità con le donne dipinte attraverso i suoi pennelli, perché condividono un destino di violenza e soprusi. La mostra allestita in suo onore, ci consente di scoprire il suo talento.
La visita è gratuita e aperta ai visitatori della mostra presenti nelle sale.