Libero intitola un articolo “Patata bollente” accompagnato dalla foto della sindaca Raggi ed è subito polemica. I commenti contro la scelta del quotidiano di Feltri è stata immediata, da Roberta Lombardi, additata come principale rivale della sindaca, che ha scritto “un simile attacco offende la dignità di ogni donna. Questo non è giornalismo, qui non siamo di fronte a un semplice calembour, qui ci troviamo davanti a una concezione medievale, anzi che dico primitiva della vita”, a Orfini, che ha scritto che “Questa prima pagina fa semplicemente schifo. Solidarietà a Virginia Raggi”.
Lo stesso PD del Campidoglio ha preso le parti di Virginia Raggi e Michela Di Biase, come Giachetti, si è detta schifata da un attacco tanto “vile, misogino e sessista“. Critiche anche dal Odg, con Enzo Iacopino, il numero uno, che si è detto disgustato.
Ma Feltri non si scusa e rispedisce le accuse al mittente perché “questo stesso titolo lo feci il 15 gennaio 2011 su Libero, dove ero tornato da poco come direttore editoriale, per il caso Ruby rubacuori“. La polemica non scoppiò all’epoca, perché ora sì? Il doppio senso, ha detto il direttore, non è stato attribuito dal giornale, ma da chi lo ha letto.