Dal 25 febbraio al 4 marzo, presso l’Evasioni Art Studio di Roma, in via dei Delfini 23, si terrà la mostra “Confine#1” di Fabrizio Borelli. La mostra è curata da Barbara Martusciello.
Fabrizio Borelli ha alle spalle una ricerca nel campo della restituzione visiva della realtà che ha portato avanti, attraverso il linguaggio video e fotografico, per decenni; l’esperienza professionale con registi tra cui Scola, Tarkovskij, Comencini, Corbucci, Olmi e Giovanna Gagliardo ha allargato i suoi orizzonti e quella in ambito televisivo gli ha permesso di affinare la sua già naturale sensibilità reportistica e il dono della sintesi.
Con la personale Confine #1 è in mostra un ciclo in bianco e nero realizzato nell’autunno del 1979 quando il Centro Sociale Primavalle e l’ex Ospedale Psichiatrico di Santa Maria della Pietà, entrambi a Roma, accogliendo la rivoluzione portata da Franco Basaglia e le direttive della legge 180 organizzarono una manifestazione per guidare i ricoverati degli ospedali psichiatrici e gli esclusi verso la conquista e il recupero dell’autonomia e della responsabilità personale, lontano dai trattamenti repressivi o contenitivi.
Nelle immagini di Confine#1 Borelli a questo dato – una sorta di reportage suo peculiare – sovrappone la propria peculiare visione, la propria sensibilità, la sua cultura contaminata e quella fotografica restituendo fotografie potenti e con uno svolgimento sentimentale. Così, donne e uomini attraversano nelle foto, come attraversarono nella vita, una città ancora sospettosa o indifferente, animandola e rendendola consapevole. Riuscendo a portare e a farci vedere la luce in quell’ombra a cui si riferiscono i versi di Paul Celan («Dice verità chi dice ombra»).
Gli orari della mostra sono dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00 e il sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30.