Secondo la Cassazione bisogna valutare anche altri aspetti, come le condizioni del traffico e il comportamento della vittima.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha spiegato come il superamento del limite di velocità non ia una condizione sufficiente per portare, da sola, alla condanna di una persona per omicidio stradale. Il portale Laleggepertutti.it ha esaminato questo caso.
Secondo i giudici di piazza Cavour, bisogna tenere conto anche della prudenza utilizzata dall’automobilista. La violazione del Codice della Strada è uno degli aspetti da tenere in considerazione per questo tipo di reato, ma non l’unico. Oltre alla velocità elevata, è necessario che l’imputato non rispetti le regole di prudenza e diligenza imposte dalla circolazione stradale per essere condannato.
Altri elementi che bisogna valutare nel processo sono le condizioni del traffico e il comportamento della persona investita e uccisa. In poche parole, i giudici devono capire se la persona alla guida del veicolo ha provocato colpevolmente la morte. La sentenza della Cassazione si riferisce al decesso di un uomo che era alla guida di uno scooter senza specchietto e targa.
L’auto che lo ha travolto procedeva oltre i limiti di velocità e l’incidente è avvenuto in fase di sorpasso, senza alcuna invasione della corsia opposta. Dopo la condanna, l’ultimo grado di giudizio è stato completamente diverso, visto che si è capito che l’impatto sarebbe stato inevitabile anche a velocità inferiori.