Un interrogatorio lungo ben otto ore, ma che la Raggi ha definito cordiale in quanto servito a fornire le informazioni necessarie riguardanti la nota vicenda di Renato Marra. Ma da ieri è scoppiato un nuovo caso, quello delle due polizze vita che Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica della sindaca, le ha intestato. E il diretto interessato ha spiegato su Facebook che “la sindaca così come tutti gli altri beneficiari non erano a conoscenza del mio operato fino a ieri. Non avendo moglie né figli, ho indicato fra i beneficiari delle polizze, sempre e solo in caso di mia morte, le persone che più stimo. E fra queste c’è anche Virginia Raggi, indicata come beneficiario il 26 gennaio 2016, prima che fosse anche solo candidata sindaco della Capitale”.
Tesi confermata dalla sindaca, che sui social ha fatto sapere che anche secondo la procura “non costituirebbero fatto penalmente rilevante in quanto non emergerebbe un’utilità corruttiva”. Poi Virginia Raggi ha proseguito:
“Del fatto che Roma abbia approvato il bilancio preventivo in tempi record il 31 gennaio, prima delle altre grandi città, non ho visto che qualche trafiletto. Basta gossip. Sono sindaco di una Capitale che deve rinascere.
Sono diventata Sindaco perché i romani hanno creduto nel programma del MoVimento 5 Stelle. La prossima settimana inizierà il piano buche che sarà solo il primo di una lunga serie di interventi per sistemare Roma”.