Dopo il grande successo delle passate stagioni, tornano gli appuntamenti al Teatro Argentina alla scoperta del patrimonio storico, archeologico e monumentale di Roma. Storici, archeologi e studiosi d’arte si confrontano con il pubblico sul tema di questa edizione, Roma oltre Roma, una riflessione sulla storia della Capitale che non si ferma ai confini nazionali, ma abbraccia l’enorme bacino culturale che proprio da Roma si è espanso in tutto il mondo, saldando tra loro culture diverse e lontane.
Gli appuntamenti di questa terza edizione di Luce sull’Archeologia, aperti il 15 gennaio scorso, riprendono domenica 26 febbraio con “Le tranquille dimore degli Dei”, Ville di delizia dell’aristocrazia romana in età imperiale tra Lazio e Campania.
Intervengono Eugenio La Rocca Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana alla Sapienza Università di Roma, già Sovrintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma Stefano Tortorella Professore di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana alla Sapienza Università di Roma e Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici. Modera come di consueto il professor Claudio Strinati.
Nel corso del II secolo a.C., dopo le vittoriose spedizioni militari compiute nel Mediterraneo orientale, Roma si trova a diretto contatto con il mondo ellenistico ed ellenizzato e l’impatto che tale incontro provoca è enorme; si diffonde il gusto per il vivere “alla greca”. È in questo contesto, dietro la suggestione offerta dal lusso dei palazzi reali di Pella, di Pergamo e di Alessandria, con i loro meravigliosi giardini e i padiglioni decorati da splendide opere d’arte, che nasce la villa romana. La villa, prima di essere realizzazione architettonica, si configura quale luogo di cultura e di piacere, intellettuale più che fisico: essa è una sorta di “spazio dello spirito”.
Roma oltre Roma, realizzata dal Teatro di Roma in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la Soprintendente ai Beni Archeologici di Pompei, la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, l’Istituto Nazionale di Studi Romani e con il mensile di archeologia Archeo, prosegue fino al 23 aprile.