Lotta all’evasione tariffaria sui mezzi pubblici, il trend è in forte crescita: più controlli, più multe, più incassi. Nel 2016 e ancor più in questo primo scorcio di 2017. Viaggiare senza titolo è diventato rischioso e i romani se ne sono accorti, comprando più biglietti e facendo aumentare i ricavi aziendali. I dati sono stati presentati da Atac alle Vernicerie di via Prenestina, in una conferenza cui hanno preso parte la sindaca Virginia Raggi, l’assessora Linda Meleo (Città in Movimento), il presidente della Commissione capitolina Mobilità Enrico Stefàno e l’amministratore unico di Atac, Manuel Fantasia. Mostrato anche in anteprima il video della prossima campagna anti-evasione: Non farti riconoscere, paga il biglietto, con Francesco Pannofino.
“Stiamo cercando di invertire la rotta: ATAC ha potenziato la lotta all’evasione tariffaria riorganizzando il servizio ed aumentando in questi mesi i controlli – ha affermato la sindaca Raggi -. Ecco i numeri: nel 2016 i passeggeri controllati sono stati più di 2,1 milioni mentre c’è stato un aumento del 26% delle multe rispetto il 2015. E il trend è in positivo anche nei primi due mesi del 2017: i passeggeri controllati sono aumentati del 14%, il numero medio di sanzioni si è attestato a otto multe per agente a fronte delle cinque del 2016 (+60%) mentre le vetture controllate sono incrementate del 20%. Segno positivo anche per i ricavi: gennaio 2017 segna un +7,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente”.
INTERVENTI – “Dobbiamo riuscire a portare Roma alla normalità. E pagare il biglietto dell’autobus è una cosa normale. Come pagare il caffè al bar o il biglietto del cinema. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma serve l’aiuto di tutti i cittadini. Serve un percorso di crescita culturale. La parola chiave è riprovazione sociale. I cittadini stessi devono condannare l’inciviltà di chi non paga il biglietto. Dobbiamo ripristinare le cose normali che purtroppo sono assenti. Quando andiamo all’estero facciamo l’abbonamento ai mezzi pubblici poi tornati a Roma, la nostra città, ci dimentichiamo di queste sane e normali abitudini. L’ATAC è di tutti. La città è di tutti. Noi vogliamo farla rinascere ma serve l’impegno di tutti per farcela”.