Una sentenza del Tribunale di Torino ha letteralmente terrorizzato i collezionisti di francobolli. Come spiegato dallo Studio Legale Cataldi, infatti, le buste indirizzate a enti pubblici comportano la restituzione dei francobolli allo Stato.
Il giudici ha condannato un commerciante e gli ha sequestrato l’intera collezione, facendo intervenire i Carabinieri. Esiste infatti una legge del 2004 secondo cui i documenti spediti a uno Stato, a una Regione, ma anche ad enti ecclesiastici, enti territoriali e istituti pubblici sono “beni culturali inalienabili.
Di conseguenza, anche il francobollo usato per la spedizione sarebbe inalienabile. Tre anni fa il Ministero dei Beni Culturali era intervenuto con una circolare apposita. In quel caso si disse che le buste semplici con francobollo e annullo non sono meritevoli di tutela, a differenza del documento contenuto all’interno.
Per stabilire, poi, che un documento appartiene a un ente pubblico bisogna provare che sia stato sottratto a un archivio. Il Tribunale di Torino è stato invece inflessibile, dunque d’ora in poi si dovrà prestare la massima attenzione.