10/03/2017 – In scena fino a domenica lo spettacolo “Donne che sognano i cavalli” al Teatro Angelo Mai Altrove (viale delle Terme di Caracalla, 55a). Il testo teatrale è tratto dall’opera di Daniel Veronese una delle figure di riferimento del teatro argentino nel periodo della post-dittatura. L’adattamento e la regia sono affidati a Roberto Rustioni, ed è interpretato da Valeria Angelozzi, Maria Pilar Perez Aspa, Michela Atzeni, Paolo Faroni, Fabrizio Lombardo, Valentino Mannias.
Il testo di Daniel Veronese, uno dei più riusciti, è un’opera ambigua, con una scrittura mistica ed una struttura particolare. Lucera, il personaggio principale, attraverso i suoi monologhi prova a ricostruire dolorosamente la sua memoria e a ricostruire l’intera vicenda. Lucera la figlia di un desaparecidos, come lei ce ne sono tanti. Molti dissidenti sono stati uccisi o fatti sparire durante la feroce dittatura militare che ha coinvolto l’Argentina tra il ’76 e l”83. I loro figli sono stati affidati ad altre famiglie vicine al regime. La terribile realtà del periodo dittatoriale, viene nascosta dietro ad una situazione familiare apparentemente normale. Lo spettacolo, infatti, ci racconta anche la storia di tre fratelli che con le loro rispettive mogli si ritrovano per un pranzo improvvisato, che li riunisce.
Bugie, tradimenti, sospetti reciproci, competizioni continue e ridicole si alternano in un’atmosfera contemporaneamente torbida e tragicomica, fino ad arrivare ad un finale inaspettato. La Storia, nel testo di Veronese, rimane all’orizzonte, sullo sfondo, indeterminata, il Politico o il Sociale a Veronese interessano fino ad un certo punto. L’attenzione è sulle relazioni umane, sulla violenza insita nelle relazioni stesse, sul desiderio che ci muove come burattini tirati da invisibili fili, sulle dinamiche banali e quotidiane che possono rivelare inaspettatamente un fondo di orrore, su ciò che conta.
Il costo del biglietto è di 10 euro.