Nato a Porbandar il 2 ottobre 1869 e morto a Nuova Delhi il 30 gennaio 1948, Mahatma Gandhi, pensatore e uomo politico indiano, formulò la dottrina della non-violenza e di un pacifismo venato di spirito anarchico, che gli proveniva dall’influsso di Tolstoj e una volta rientrato in patria portò avanti una campagna di disobbedienza civile in seguito alla decisione inglese di mantenere il controllo sull’India.
Nel 1922, proprio mentre portava avanti la sua campagna di disobbedienza, si verificarono degli scontri nella città di Chauri Chaura tra manifestanti e polizia britannica e ben 22 poliziotti furono massacrati e arsi vivi. Quanto accaduto portò Gandhi a interrompere la sua iniziativa e quando il 10 marzo fu arrestato e processato per sovversione lui si dichiarò colpevole e chiese il massimo della pena: sei anni di prigionia, che poi furono ridotti a due.