L’assessore al Bilancio e Patrimonio di Roma Capitale Andrea Mazzillo è intervenuto con un lungo post pubblicato sui social per spiegare la questione sgomberi e ha sottolineato la volontà di salvaguardare le associazioni, senza risparmiare accuse a chi ha preceduto la giunta Raggi, ree di aver lasciato per decenni la gestione del patrimonio nel caos:
“Gli sgomberi degli immobili sono colpa loro, mentre la giunta Raggi sta cercando di mettere ordine salvaguardando proprio le associazioni che svolgono attività socio-culturali”.
I FATTI – “Questa è la storia: per anni gli spazi comuni sono stati dati in concessione ad associazioni di ogni tipo, con assegnazioni provvisorie e mai regolarizzate. Allo scadere degli accordi, quindi, nessuno degli ex governanti si è premurato di disciplinare le concessioni o scrivere un regolamento per metterle a bando come prevede la legge. Nel frattempo le associazioni hanno continuato a svolgere le loro attività, in molti casi importantissime per la collettività, pagando canoni provvisori o non pagandoli affatto (com’è accaduto ad esempio per i partiti politici).
La magistratura contabile ha puntato i riflettori su questa situazione frutto di lassismo e opportunismo politico, imponendo gli sgomberi e il recupero dei canoni pregressi. La delibera 140/2014, approvata durante la giunta Marino, prevede una riorganizzazione del patrimonio e la riacquisizione degli immobili secondo un preciso ordine, ma il regolamento che dovrebbe attuarla non ha mai visto la luce”.
INTERVENTI – “La nostra giunta è intervenuta con una delibera che registra la situazione ereditata e dispone di dare priorità agli sgomberi dei beni comunali gestiti da associazioni che NON svolgono attività socio-culturali, a partire quindi dai partiti politici e da chi esercita attività commerciali.
Inoltre, rimetteremo ordine nella gestione del patrimonio predisponendo un regolamento che finalmente disciplini in modo organico la materia e che presto verrà discusso in Assemblea Capitolina: conterrà anche una norma transitoria per affrontare la questione delle assegnazioni attualmente in atto.
Il resto sono chiacchiere. Quelle di chi tenta di strumentalizzare le associazioni che svolgono un lavoro prezioso sul territorio. Di coloro che, senza vergogna e senza memoria, denunciano problemi che loro stessi hanno creato e che vorrebbero perpetrare per convenienza, continuando a lasciare nell’incertezza quegli operatori che dicono di voler difendere. Ce ne occuperemo noi, ripristinando legalità e trasparenza per avviare una nuova stagione di valorizzazione dei beni comuni“.