Alla luce di numerosi fenomeni criminali costituiti da furti, scippi, rapine, tentate violenze, auto incendiate, prostituzione, vendita delle merci contraffatte e abusivismo commerciale e in virtù delle aree di degrado e di illegalità che si sono sviluppate lungo gli argini del Tevere, per non parlare dei numerosi centri di accoglienza che hanno generato nuove forme di accattonaggio e rovistamento cassonetti, considerata anche l’alta concentrazione della Comunità Ebraica e la sua relativa sinagoga (a rischio attentati terroristici), i cittadini del quartiere Marconi chiedono un presidio fisso di pubblica sicurezza con il posizionamento di una casetta mobile in prossimità di Piazza E.Fermi o altro sito da individuare nel quartiere, nella stretta relazione operativa tra Prefettura, Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma.
Vanda Soriente dell’Associazione Vivere nel Municipio XI ha spiegato quanto chiesto dalla gente del quartiere: