A giugno ricorrerà il primo anno a 5 Stelle nella Capitale, ma le opposizioni già da mesi fanno i conti in tasca all’amministrazione e muovono critiche nei confronti della sindaca Raggi, rea di non aver già sistemato le tante problematiche che affliggono la città da anni. Dal manto stradale ai disservizi del trasporto pubblico, ad attaccare stavolta è stata Francesca Crapanzano, esponente di Fratelli d’Italia:
“È passato quasi un anno dal suo insediamento, sindaco Raggi. Un anno fatto di promesse non mantenute. Ancora attendiamo che tutto ciò che lei prometteva in campagna elettorale diventi realtà. Roma ancora un colabrodo, fatta di strade sempre più rovinate, piena di buche e voragini che per passare occorre fare lo slalom per evitarle; una raccolta immondizia sempre più deficitaria, con secchioni sempre pieni e strade sempre sporche, con rifiuti ovunque, e topi e cinghiali che banchettano.
TRASPORTO PUBBLICO – “Un trasporto pubblico ridotto ad un servizio da terzo mondo. Pochi autobus, quelli che ci sono sempre rotti, mancano i pezzi di ricambio e il disservizio si riversa sugli utenti. Anche i nuovi filobus di cui lei tanto si è vantata non funzionano – tanto se ne è parlato e l’amministrazione ha sempre rispedito al mittente le accuse di malfunzionamenti, ndr -, la maggior parte continuamente rotta nelle rimesse e la manutenzione affidata a ditte private che lavorano dal lunedì al venerdì (e si perché il sabato e la domenica a Roma i mezzi non si usano).
TPL – “E non era sempre lei che aveva promesso di risolvere il problema TPL ? Personale che attende continuamente lo stipendio…Promesse solo promesse….Ora lei è d’accordo a raccogliere extracomunitari perché secondo sono una risorsa, senza rendersi conto che a Roma non c’è più lavoro, che c’è gente che fa la fame. La tanto vantata trasparenza, dov’è la trasparenza ? Chi l’ha votata l’ha fatto per vedere il nuovo, alcuni ancora dicono di darle tempo. Ma quale tempo sindaco? I dirigenti nelle partecipate li avete messi voi e ancora non ci sono risultati. Parole, parole e parole.. noi vorremmo vedere i fatti”.