Nato a Roma il 20 maggio 1967, Gabriele Muccino è un regista e sceneggiatore di fama internazionale. Figlio di Luigi Muccino e Antonella Cappuccio, fratello maggiore di Silvio Muccino, anche lui impegnato nella settima arte, per seguire la sua passione interruppe gli studi universitari presso la facoltà di Lettere de La Sapienza e iniziò come assistente volontario per registi come Pupi Avati e Marco Risi. Frequentò il corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia di Cinecittà e in seguito diresse docu-fiction per il programma RAI “Ultimo Minuto”. Al termine di questa esperienza realizzò diversi documentari sull’Africa e in seguito realizzò “Io e Giulia”, con Gabriele Corsi e Stefania Rocca. Da quel corto nacque “Ecco fatto”, il suo primo lungometraggio, che gli valse la targa ANEC come miglior regista esordiente. Diresse diversi spot pubblicitari e poi si dedicò a “Come te nessuno mai”, film presentato al Festival del Cinema di Venezia e vide sancì anche l’esordio del fratello Silvio.
Il successo, però, arrivò nel nuovo millennio, con l’uscita de “L’ultimo bacio”, film che rimase nelle sale per sei mesi, incassò risposte positive dal pubblico e dalla critica, riuscendo a conquistare ben cinque David di Donatello, Il film ebbe tanta risonanza da essere distribuito all’estero e ispirare un remake tutto americano, che non riuscì a sovrastare la versione originale. Buoni incassi anche per “Ricordati di me”, film che precedette l’esperienza hollywodiana che lo vide collaborare con Will Smith in “La ricerca della felicità” e “Sette anime”.
A nove anni di distanza, nel 2010, uscì “Baciami ancora”, sequel de “L’ultimo bacio”, mentre negli anni successivi diresse “Quello che so sull’amore”, “Padri e figlie”, e “L’Estate Addosso”.
Padre di Silvio Leonardo, Ilan e Penelope, nel corso degli anni è stato protagonista di una “guerra” proprio con il fratello minore che l’ha accusato di essere un violento.