A lanciare la proposta di andare a pulire Roma è stato Matteo Renzi la scorsa settimana e ieri le i volontari del PD “armati” di magliette gialle si sono adoperati nella Capitale proprio per restituire decoro alle zone più in difficoltà. Il segretario del PD ha parlato così dell’iniziativa:
“A Roma non per protestare come spesso fanno i partiti, ma per pulire, dare una mano, migliorare le condizioni di vita della Capitale. Lo facciamo senza polemiche con l’Amministrazione comunale, lo facciamo pagando di tasca nostra il servizio dell’Azienda dei rifiuti, lo facciamo perché le magliette gialle diventeranno sempre più un marchio di fabbrica del nuovo PD. È astato l’annuncio della nostra iniziativa e subito il problema pulizia della città a Roma è diventato un tema di cui occuparsi e non più una questione da negare. Bene così, no? Anche questo è servizio pubblico”.
Non è mancato, però, un commento della sindaca Raggi, che ha dato il benvenuto ai volontari, ma senza risparmiare sarcasmo nei confronti di un partito ritenuto responsabile della situazione in cui versa la città:
“Da qualche anno a Roma si sono moltiplicati i cittadini che, autonomamente o in forma associata puliscono Roma, le sue strade e i suoi parchi. Questo perché l’amministrazione è obiettivamente un po’ in sofferenza. La situazione dei rifiuti è a tutti nota ma si sta normalizzando.
Anche un noto partito, il PD, quello che è responsabile del malgoverno degli ultimi 20 anni a Roma, ha deciso finalmente di venire a pulire, chiaramente per il noto principio secondo cui “chi sporca pulisce”.
Un po’ tardivo, comunque lo aspettiamo e gli diamo i migliori auguri di benvenuto. Ci auguriamo che non sia uno sterile spot elettorale: per far questo vi aspettiamo non soltanto questa domenica ma per quelle a seguire per i prossimi vent’anni”.
